L’Agenzia delle Entrate ha deciso: ecco la nuova tassa che pagherai per tanto tempo | Impossibile sfuggire
Una tassa introdotta recentemente sta creando allarme tra i cittadini italiani, il provvedimento è stato emanato dall’Agenzia delle Entrate e si prevede che resterà in vigore per un decennio.
Parlando di imposte, gli italiani sono soliti cercare soluzioni per ridurre le spese, soprattutto minimizzando i consumi energetici. Tuttavia, questa strategia non si applica a tutte le tasse, dato che alcune vengono calcolate su basi diverse.
Verso la fine del mese, le spese da sostenere sono numerose, e naturalmente variano a seconda dei beni posseduti. Di recente è emersa una notizia preoccupante direttamente dall’Agenzia delle Entrate che ha messo in agitazione la popolazione.
È in arrivo una nuova imposta che dovrà essere corrisposta per un periodo di dieci anni. Non si tratta di una fantasia, ma di una realtà imminente che interesserà milioni di individui. Vediamo di cosa si tratta esattamente.
Ultima iniziativa dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha introdotto una proposta relativa ai debiti fiscali. Nel nuovo decreto legislativo sulla riscossione, si prevede la possibilità di allungare i termini di pagamento delle cartelle esattoriali fino a 120 mesi, rispetto agli attuali 72 mesi. L’ufficio incaricato della riscossione potrà accordare piani di pagamento dilazionato per debiti fino a 120mila euro, su semplice istanza del debitore. Se il debitore dimostra difficoltà nel rimborso, potrà richiedere fino a 120 mesi per debiti superiori a quella soglia.
Dal 2025, le cartelle esattoriali non saldate entro cinque anni verranno annullate automaticamente. Inoltre, se durante il processo si verificano la chiusura di un fallimento, la liquidazione giudiziale o l’insussistenza di beni pignorabili, l’Agenzia potrà decidere di cessare anticipatamente il procedimento. Si introduce anche un sistema di compensazione automatica per crediti minori fino a 500 euro.
Prossime scadenze importanti
Il 20 marzo 2024 è stata stabilita come data limite per il versamento delle prime tre rate della cosiddetta rottamazione-quater. Inizialmente il decreto Milleproroghe aveva fissato il 15 marzo come termine, ma successivamente sono stati concessi cinque giorni in più di tolleranza.
Questa proroga include anche le prime due rate con scadenze al 31 gennaio e 28 febbraio 2024, per i soggetti colpiti dalle alluvioni di maggio 2023. In questo modo, il governo intende supportare chi ha subito gravi perdite a causa di calamità naturali, posticipando i pagamenti dovuti.