La Vardera: “Trovare giusto equilibrio tra tutela del mare, delle specie ittiche e attività di pesca costiera”. Presentata interrogazione

Il deputato Ismaele La Vardera ha presentato una interrogazione al Governo regionale in ordine alle misure tecniche del Piano di Gestione Locale del Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo e limitrofi relativo alla chiusura del tratto di mare di ponente Sciacca all’interno delle perpendicolari tra la Foce del Fiume Belice e Capo Granitola

MAZARA DEL VALLO- Il Piano di Gestione Locale, comprendente il Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo e limitrofi, è stato adottato in attuazione delle normative europee, nazionali e regionali, con l’obiettivo di favorire il ripopolamento ittico, la tutela ambientale e uno sviluppo sostenibile della pesca nelle aree interessate. Piano che disciplina le modalità di esercizio dell’attività di pesca professionale, introducendo restrizioni tecniche per la pesca a strascico e con la rete volante a coppia. L’area disciplinata si estende per 12 miglia nautiche dalle coste del Comune di Mazara del Vallo fino alla fascia costiera di Castelvetrano, in corrispondenza della frazione di Marinella di Selinunte. Misure che incidono sensibilmente sull’attività economica di numerosi operatori del settore, in particolare sulle piccole marinerie locali e limitrofe. Per La Vardera “è necessario trovare una giusta unione tra la tutela del mare e delle specie ittiche, e le attività di pesca costiera”, motivo per cui “è necessario accertare se l’ordinanza della Capitaneria di Porto sia ancora in vigore o sia stata revocata. Nell’interrogazione viene evidenziata l’opportunità di valutare se sussistano gli estremi per un aggiornamento o una revisione delle misure vigenti, sulla base dell’andamento degli stock ittici, dei dati scientifici e delle esigenze delle comunità. Per il deputato La Vardera “la questione dei cosiddetti “mari chiusi” rappresenta un tema cruciale per le marinerie siciliane, in quanto attiene direttamente all’accesso alle zone di pesca e alla possibilità di esercitare l’attività professionale in modo economicamente sostenibile”. L’interrogazione mira a sapere se il Presidente della Regione e l’Assessore in indirizzo, siano a conoscenza di quanto esposto; quali misure di accompagnamento economico siano state previste per le marinerie coinvolte nelle limitazioni imposte dal Piano di Gestione Locale del Compartimento di Mazara del Vallo e limitrofi; se la Regione Siciliana abbia effettuato monitoraggi ambientali volti a verificare l’efficacia delle misure tecniche adottate nel miglioramento dello stato degli stock ittici; se la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, abbia formalmente revocato l’Ordinanza n. 43 del 2013, e in caso contrario, se l’Assessore in indirizzo intenda chiedere la revoca dello stesso; se, alla luce delle mutate condizioni del settore, il Governo Regionale intenda proporre un aggiornamento o una revisione delle misure attualmente in vigore; se, nell’ambito della nuova programmazione europea FEAMPA, siano previsti interventi o fondi specifici per sostenere le marinerie siciliane interessate dalle restrizioni dell’attività di pesca; quali azioni intenda adottare il Governo Regionale per affrontare in maniera strutturale la questione dei “mari chiusi” e garantire un accesso equo e sostenibile alle risorse, da parte di tutte le marinerie operanti nel territorio regionale; se il Governo della Regione, con apposito Decreto Assessoriale a cura dell’Assessore per la Pesca Mediterranea, applicando il combinato disposto di cui all’art. 14 dello Statuto della Regione Siciliana e del D.P.R. 913 del 1975 e s.m.i., intenda revocare con la massima urgenza il D.A. nr. 178/Pesca del 15.05.2012, ricadendo il tratto di mare in questione nell’ambito del c.d. “mare territoriale” e quindi entro le 12 miglia marine di competenza esclusiva della Regione Siciliana, tenuto conto di quanto contenuto nell’ordinanza e di quanto previsto nel D.P.R. 1639 del 1968 – Regolamento per l’esecuzione della Legge 14 luglio 1965, n. 963 concernente la disciplina della pesca marittima ed in particolare l’art. 98 “zone di tutela biologica”.