LA VALENTI SI STAPPA E SFIDA CUSUMANO (fotogallery)

Come al solito, l’artista Francesco Recca dimostra uno spiccato senso umoristico attraverso la matita. La sua vignetta coglie lo scorrere delle ore pomeridiane che hanno creato un terremoto politico all’interno di quel che resta della maggioranza, ormai a brandelli, e della Giunta di Francesca Valenti.

Prima il niet all’ingresso di Gianluca Guardino, poi le dimissioni dell’assessore Carmelo Brunetto. La manifestazione di una crisi che arriva, in tutta la sua gravità, prima dello scadere dei due anni e mezzo e ricordando la precedente esperienza del centrosinistra sotto la guida di Vito Bono dimessosi da sindaco a poco più di due anni e mezzo dall’insediamento.

Se nella coppia di sposini la cifra pericolosa è quella dei sette anni, per il centrosinistra è meno della metà, due anni e mezzo.

Francesco Recca con la sua vignetta coglie un aspetto non di poco conto. Il sindaco che in campagna elettorale evitata di far salire sul palco la “vecchia politica”, poi si è imbottigliata in essa trasformando la sua candidatura “civica” in un apparato di partito. Tanto che si è iscritta al PD. La gente ha percepito che la sua voglia di cambiamento si è infranta nelle logiche della solita politica.

Il niet a Guardino è stata come una sfida a Cusumano. La vignetta la ritrae mentre “esce” dalla bottiglia col brand Cusumano di annata 2019 dicendo “non mi faccio imbottigliare”. E’ questo lo slogan antialcol usato per fronteggiare il fiume alcolico del carnevale.

La vicenda politica che riguarda la coalizione di Francesca Valenti è ingarbugliata. Quando il vino esce dalla bottiglia è difficile che vi rientra. Si ha la sensazione di essere nel punto del non ritorno; per questo la crisi politica si fa seria, ingarbugliata. C’è chi dice che deve aprire un’altra bottiglia per completare l’operazione di indipendenza dall’alcol della politica.

Filippo Cardinale