“La sovrana lettrice”, il libro consigliato da Ornella Gulino

SCIACCA.  Nei giorni in cui in Inghilterra si commemora la scomparsa del principe Filippo, il mio consiglio è “La sovrana lettrice”, libro di Alan Bennett pubblicato in Italia da Adelphi nel 2011. Lo scrittore e drammaturgo britannico prova ad immaginarsi che cosa succederebbe se la regina Elisabetta scoprisse improvvisamente il piacere dell’immergersi nella lettura.

Quello che di norma potrebbe infatti essere considerato un innocuo hobby rischia di diventare un affare di stato per svariati motivi. La regina non può avere hobby poiché averne uno significherebbe escluderne altri e non rimanere quindi, come da statuto è sempre stato suggerito alla sovrana, al di sopra delle parti.

Le letture della sovrana porteranno scompiglio anche a corte perché mentre in precedenza le conversazioni della sovrana vertevano per lo più sulle condizioni climatiche o sul traffico, ora invece interroga i suoi interlocutori sulle loro ultime letture, constatando spesso la loro impreparazione e generando pertanto imbarazzo e malumori.

E poi cosa può esserci di più pericoloso di una mente allenata a pensare?  La stessa regina definisce i libri come armi pericolose quando le viene raccontato che il libro che nascondeva sotto al cuscino per rendere meno tediosi i viaggi di “lavoro” e misteriosamente scomparso potrebbe essere stato fatto brillare perché scambiato per un ordigno.  La regina risponde: “ Un libro è un ordigno per infiammare l’immaginazione”

Il percorso che vediamo compiere alla regina è quello che potrebbe compiere un lettore qualsiasi, con le difficoltà iniziali e i ritmi di lettura più lenti per poi arrivare a un ritmo sempre più intenso, alle annotazioni di frasi o piccole recensioni su un quadernetto, il raffinamento dei gusti di lettura. Improvvisamente la regina si rammarica di non aver potuto conversare con gli scrittori, che pure ha conosciuto personalmente, dei loro libri che non aveva letto in precedenza.

Si può forse concludere che i libri sono i protagonisti di questo piccolo romanzo nel quale compaiono Proust, Henry James, Cecil Beaton, Ivy Compton-Burnett, George Eliot, Thomas Hardy e tanti altri in un crescendo che offre al lettore tanti spunti di letura.

I libri saranno in grado di cambiare la sovrana , la renderanno più capace ad empatizzare, contribuiranno a rendere questa figura rigida e composta molto più “umana” fino ad arrivare al colpo di scena che chiude il libro.

Un libro che è quindi un vero inno al potere della lettura che non possiamo non condividere e che sarà in grado di far trascorrere qualche ora spensierata ai suoi lettori e a strappargli qualche risata.

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