LA SICILIA E GLI ESPORTS: UNA PASSIONE IN CRESCITA CONTINUA
Gli eSports, ovvero i videogiochi competitivi, hanno raggiunto lo scorso anno in Italia una diffusione senza precedenti. Basti pensare che secondo l’ultimo rapporto AESVI 350.000 italiani seguono ogni giorno un evento online. Un numero che cresce fino a 1 milione e 200 mila visualizzazioni a settimana. Un boom che ha riguardato anche la Sicilia, dove stanno iniziando a moltiplicarsi i tornei organizzati e dove alcune società sportive professionistiche hanno creato dei veri e propri team di videogiocatori per portare i propri colori in tutte le competizioni.
Il pubblico italiano degli eSports è al momento prevalentemente maschile (62%), ha un livello di istruzione medio-alto ed è per la maggior parte di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Ma il dato che forse ci interessa di più è che buona parte di questo pubblico arriva dalle regioni del sud e dalle isole: circa il 37% del totale. Sempre più ricco dal punto di vista economico, il settore degli esports ha quindi trovato ampio sviluppo anche in regioni “insospettabili”. Tra queste spicca, come detto in precedenza, proprio la Sicilia.
L’inizio della diffusione degli eSports nell’isola può essere identificato con un momento ben preciso: a settembre 2016 è stato inaugurato a Palermo il “Cyberground”, ovvero il primo bar eSports Bar del sud Italia. Ibrido fra pub e sala giochi, il locale è dotato di simulatori di guida, ventidue PC, una decina di console e una stanza dedicata alla realtà virtuale. E a soli 3 anni e mezzo dall’apertura ha già organizzato alcuni prestigiosi tornei di livello nazionale ed internazionale.
Che la considerazione per i videogiochi competitivi fosse aumentata e che l’opinione pubblica avesse iniziato a ritenerli non più semplice intrattenimento ma vera e propria disciplina della mente, si è capito a dicembre 2017 quando l’Istituto Tecnico Archimede di Catania ha deciso di ospitare il corso di formazione organizzato da CS Italia ASD, ovvero l’associazione di riferimento provinciale per gli esports. Un progetto di 40 ore dedicato alle classi informatiche e coordinato dal responsabile Giulio Cantone incentrato non solo sul gaming ma anche sui temi del marketing eSports, del diritto, della project organization e della produzione di contenuti per il web.
Da queste premesse è facile capire i motivi del successo di un’altra iniziativa organizzata la scorsa estate, ovvero il Sicilia Game Expo, svoltosi nei locali del Centro Commerciale Etnapolis di Belpasso. Un evento che ha richiamato sull’isola migliaia di appassionati, alcuni dei più importanti brand di esport mondiali come Nintendo, Bandai, Hasbro e Halifax e a cui hanno partecipato nomi di spicco del settore come lo youtuber Marco Merrino, in arte “Croix89” e i rappresentanti del team ufficiale di FIFA 2019 degli Hexon Esports.
La passione per il gaming competitivo non ha lasciato indifferenti neanche i club di calcio professionistico siciliano. Lo scorso agosto il Palermo calcio ha infatti annunciato la nascita di una partnership con la A.S.D. Cyberground Gaming per il debutto ufficiale del club rosanero nel mondo degli esports. Un accordo che ha dato vita alla nascita di una vera e propria squadra di videogiocatori e che segue l’esempio di Roma, Sampdoria, Genoa e Parma, club di Serie A già da anni attivi nel campo virtuale.
A dimostrazione della convinzione con cui la società rosanero ha abbracciato questo nuovo settore è arrivato anche un grandissimo evento svoltosi lo scorso 8 febbraio. Lo stadio Renzo Barbera si è infatti aperto ai tornei e ha ospitato l’undicesima tappa del LND e-sports Roads, torneo itinerante che ha toccato le principali città italiane e a cui hanno partecipato otto team professionistici di due giocatori ciascuno.
Eventi, team virtuali e corsi nelle scuole, quindi, che dimostrano come la Sicilia sia stata tra le prime regioni italiane a capire le potenzialità di un settore sempre più importante sia a livello economico che formativo. Un settore che potrebbe ricevere a breve un altro prezioso riconoscimento: quello di disciplina sportiva ufficiale da inserire all’interno del programma dei Giochi Olimpici.