LA SALA OPERATORIA DELL’OSPEDALE DI RIBERA PER URGENZE CHIRURGICHE A POSITIVI COVID-19. PACE NON SAPEVA NULLA

Da ieri, ogni forma di assistenza nelle strutture ospedaliere di Sciacca e Ribera, per eventuali urgenze chirurgiche COVID + dovrà essere resa presso la struttura ospedaliera di Ribera, ove insiste apposito complesso Operatorio in cui è altresì possibile dedicare posto tecnico di rianimazione. E’ questa la disposizione firmata lo il 7 aprile scorso (protocollo 32CA/2020) dal commissario ad acta per l’emergenza coronavirs per i presidi ospedalieri di Sciacca e Ribera. Disposizione che termina con il consueto finale affettuoso: qualsiasi azione ostativa che
direttamente o indirettamente ne risulti, verrà sanzionata a livello disciplinare.

Dunque, nelle more di una più completa rifunzionalizzazione dei Plessi esistenti, la sala operatoria del Fratelli Parlapiano diventa riferimento nella eventualità di urgenze chirurgiche per pazienti positivi al coronavirs. Nella disposizione, il commissario ad acta Alberto Firenze dà disposizione al coordinatore risorse umane Covid-19, Francesco Petrusa, di provvedere alla definizione di apposito team medico ed infermieristico, in accordo con i direttori/responsabili f.f. delle UU.OO. chirurgiche.

Il tutto onde evitare ogni qualsivoglia commistione tra pazienti no covid e covid, vista la presenza in atto di soggetti ricoverati con assistenza rianimatoria all’interno del complesso
operatorio della struttura ospedaliera di Sciacca, ala no covid. 

Il sindaco di Ribera Carmelo Pace, ha appreso della disposizione per vie indirette, ma considerata l’emergenza, sfodera diplomazia. “Questo non è il momento dei capricci. È il momento, invece, in cui la sanità deve farsi trovare pronta a curare e a salvare la vita sia ai malati Covid che a quelli no Covid. Se le autorità sanitarie hanno fatto questa scelta avranno le loro motivazioni basate su fondamenta scientifiche.  La politica ha il dovere di vigilare , accelerare e accompagnare le scelte che vanno in tale direzione”. Ma il sassolino dalla scarpe Pace lo tira fuori: “In tutto questo, però, il commissario Firenze decide senza nemmeno preventivamente sentire le autorità locali”.

Filippo Cardinale