PARCHEGGI: DALLA LA REGIONE 180.000 EURO MA IL COMUNE NON PARTECIPA AL BANDO
Una città che ha l’emergenza parcheggi, che continua a mettere in ginocchio la vita commerciale e sociale del centro storico, si permette lussi che non può: non presentare un progetto per un “parcheggio interscambio”, il quale non sarebbe la soluzione di tutta la tematica relativa ai parcheggi in centro storico, ma, certamente, rappresenterebbe l’aggiunta di un tassello e la dimostrazione di un cambio di passo.
Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 20 ottobre 2017, è stato pubblicata l’approvazione di un bando di finanziamento di un programma regionale di investimenti per la realizzazione di parcheggi di interscambio nei Comuni siciliani con popolazione maggiore o uguale a 30 mila abitanti, o sedi di porti inseriti nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica.
L’importo complessivo del finanziamento è di euro 12.596.000; i comuni siciliani che rientrano nei parametri prima citati sono 36. Sciacca è al 20° con una cifra stanziata di 183.271,80 euro. Non è certo la definizione del problema che attanaglia la nostra Sciacca, ma alla cifra finanziata dalla Regione avremmo potuto aggiungere del denaro comunale (magari utilizzando parte dell’imposta di soggiorno) e concretizzare una struttura in grado di poter dare una boccata d’ossigeno alle esigenze del centro storico, in attesa che l’Amministrazione comunale assuma una decisione sul parcheggio a costo zero e che risolverebbe definitivamente l’emergenza in centro storico.
Il progetto del parcheggio interscambio, finanziato dalla Regione, doveva essere presentato entro 150 giorni dalla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana sopra citata.
Un parcheggio di interscambio è un’area per auto che deve garantire la possibilità di cambiare mezzo di trasporto potendo scegliere tra auto, bici, autobus, etc. Il parcheggio di elezione sarebbe quello dell’ex stazione ferroviaria (è quello meno costoso, si sposa meglio con la viabilità e da il minor impatto paesaggistico ed ambientale). In quella zona ci sono diverse altre possibili localizzazioni previste dal PUMS e dal PRG, anche se decisamente più costose.