LA RABBIA DI AMBROGIO: PARCO CHIUSO E BAMBINI CHE NON POSSONO GIOCARE
Non ha torto il consigliere comunale a rappresentare il suo malessere e trasmetterlo all’Amministrazione comunale. E se lo fa un consigliere di maggioranza significa che constata che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Non lo accontentano, e le sue invocazioni a tener aperto il parco del museo del carnevale entrano da un orecchio ed escono dall’altro.
“Non è possibile che la domenica pomeriggio il cancello resti chiuso. Si toglie ai bimbi, ai ragazzi, la possibilità di giocare e trascorrere del tempo n un luogo pubblico al riparo dei pericoli della strada”.
Giuseppe Ambrogio lo aveva detto solo alcuni fa: “L’Amministrazione comunale deve cambiare il passo. Ci sono tante cose che non vanno”. Le lamentele di Ambrogio, che ha parlato a nuora affinché suocera intendesse, utilizzando un’intervista di Massimo D’Antoni su RMK, sono state, a stento, edulcorate da una difesa d’ufficio nel corso dell’ultima seduta consiliare. Una difesa, a onor del vero, poco convinta che ha dipinto Ambrogio come un vulcanello che di tanto in tanto sbuffa.
Attenzione, però, a sottovalutare i sintomi di risveglio di Ambrogio: potrebbe eruttare lava all’improvviso.
Filippo Cardinale