La protesta per le Terme varca lo stretto. La Regione Siciliana non può più stare in silenzio
SCIACCA. La Regione Siciliana è con le spalle al muro. Mai come oggi la indignazione della comunità saccense è forte di fronte alla chiusura delle terme di Sciacca disposta 9 anni fa senza aveva prima predisposto un piano, un processo di rilancio o di privatizzazione.
Ancora oggi, a nove anni di distanza, la Regione parla di riqualificazione, di bando e di coinvolgimento dei privati, aspetti questi che dovevano essere trattati anni fa. Ne hanno parlato in più occasioni i governi che si sono succeduti, ma alle parole non sono seguiti i fatti. L’evento di oggi, il corteo molto partecipato e passionale della comunità saccense e del territorio, è segnale troppo forte anche per chi fino ad oggi non ha mai concretizzato le cose da fare, lasciando nel limbo un territorio che ha bisogno assoluto di sviluppo e di infrastrutture.
A dare forza alle legittime istanze della popolazione, c’è anche il grande interesse che i media regionali e nazionali stanno dando a questa protesta popolare. Ecco i servizi che oggi hanno dedicato alla mobilitazione di Sciacca Tg Com 24 e Rai News.
Giuseppe Recca