LA MONNEZZA VAL BENE UNA SPACCATURA. SCIACCA, RIBERA, CALTABELLOTTA E CALAMONACI FUORI DAL CDA DELLA NUOVA SOCIETA’ PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI
Vincenzo Marinello trova una nuova maggiornza formata da piccoli Comuni. Ma la direttiva regionale vuole solo amministratori che siano dirigenti comunali o funzionari regionali
Nella terra pirandelliana accade di tutto. Accade anche che i due Comuni più grossi dei 17 che facevano parte dell’ex Ato Ag 1 e ora della costituenda SRR, Sciacca e Ribera sono rimasti esclusi dalla composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Insieme a Sciacca e Ribera, sono rimasti esclusi anche Caltabellotta e Calamonaci.
Succede anche che nella terra pirandelliana, a imporre una candidatura che viola fortemente e inequivocabilmente la direttiva dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità è un saccense. Già, l’ex patron della Sogeir e ora Commissario liquidatore, Vincenzo Marinello. Il suo nome è stato proposto dai Comuni della “Montagna”, ovvero Bivona, Santo Stefano di Quisquina, San Biagio Platani, Alessandria della Rocca, Cianciana, Burgio, Lucca Sicula e Villafranca Sicula. Totale degli abitanti 29.000 follemente innamorati di Vincenzo Marinello.
Anche i Comuni belicini Menfi, Montevago, Santa Margherita Belice e Sambuca di Sicilia, hanno sposato una condotta in rotta di collisione con la direttiva della Regione, proponendo un loro nome proveniente dall’esterno.
La spaccatura è stata sancita nella riunione di oggi che si è svolta alla Provincia regionale di Agrigento, tra i sindaci e il Commissario Infurnari. Insomma, pur di rimanere dentro la gestione dei rifiuti, Vincenzo Marinello ha provocato una spaccatura irrimediabile.
Ma vi è di più. Mentre in Sicilia tutti i componenti del Cda delle nuove SRR sono i sindaci o funzionari della Regione, la SRR che gestisce il territorio dell’ex Ato Ag 1 Sogeir inserisce nominativi esterni, cioè persone come Vincenzo Marinello che non è né sindaco, né funzionario regionale, né dirigente di un Comune. E i documenti parlano chiaro. Addirittura , l’assessore regionale Nicolò Marino, di concerto con il dirigente generale dell’assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, hanno firmato congiuntamente una direttiva che porta la data odierna, 30 ottobre 2013.
Addirittura, la direttiva è inviata non solo ai Prefetti, ai Presidenti dei Tribunali della Sicilia, al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, ma anche alla Corte dei Conti, al Comando regionale della Guardia di Finanza, al Comando regionale dell’Arma dei carabinieri, alle Direzioni Distrettuali Antimafia della Sicilia.
Per essere inequivocabili, l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, ha diramato la direttiva n. 43067 del 30 ottobre 2013 che meglio specifica un paragrafo della precedente direttiva n. 42575 del 28 ottobre 2013. Questa la direttiva che specifica la nomina e l’operatività degli organi di amministrazione delle SRR.
“ Per la nomina degli amministratori, i Soci, dunque i sindaci, possono designare esclusivamente soggetti scelti tra dirigenti interni all’Amministrazione dell’Ente locale ”.
Non è agevole comprendere perché i Comuni, ad esclusione di Sciacca, Ribera, Caltabellotta e Cianciana, abbiamo preferito eludere una direttiva ben precisa della Regione Sicilia. Tra l’altro, gli incarichi nel nuovo Consiglio di Amministrazione della SRR sono a titolo gratuito proprio perché a ricoprire tali ruoli sono persone che già percepiscono lo stipendio dal Comune o dalla Regione.
L’attrazione per la monnezza deve essere irresistibile. All’Assemblea dei soci, Sciacca, Ribera, Caltabellotta e Calamonaci sarannoi presenti per far nascere la SRR, ma voteranno contro la nomina di Vincenzo Marinello. Si sancirà, in tal modo, la spaccatura e l’esclusione dei 4 Comuni, due dei quali i più grandi dei 17 che compongono la SRR, dal Consiglio di Amministrazione.
Così è se vi pare , tanto per rimanere in tema pirandelliano.
(Nella seconda foto la direttiva regionale che specifica di scegliere “esclusivamente” amminsitratori che siano dirigenti comunali o funzionari comunali. la direttiva è del 30 ottobre 2013. Nella terza foto la direttiva del 28 ottobre del 2013, che è stata corretta da quella del 30 ottobre che specifica, appunto, i requisiti essenziali per amministrare le nuove SRR)