La marineria di Sciacca protesta e brucia le schede elettorali (video)

SCIACCA- Non ce la fanno a sostenere il costo del gasolio per le battute di pesca. Anziché perdere ad ogni uscita, preferiscono lasciare agli ormeggi i pescherecci. La protesta è forte. La marineria saccense ha iniziato la protesta da sette giorni e continua. Anche le altre marinerie siciliane stanno lasciando i pescherecci agli ormeggi.

Stamattina, al porto, la marineria ha fatto sentire la propria rabbia e preoccupazione. Hanno bruciato le schede elettorali all’interno di un bidone. Un segnale chiaro lanciato alla politica.

Non basta “tamponare” con un contributo. Se il gasolio continua a costare il triplo della scorsa estate, i pescherecci sono costretti a rimanere saldamene ormeggiati.

Il pesce fresco comincia a scarseggiare e anche i ristoranti ricevono i riflessi dello sciopero. Ma la lotta continua e armatori e pescatori sono determinati. Molte le difficoltà che le famiglie dei pescatori vivono. Senza batture di pesca viene a mancare il reddito.

Filippo Cardinale