LA MAGGIORANZA VA AL TAGLIANDO PERDENDO PEZZI
Ancora una riunione di maggioranza dopo l’ennesima fibrillazione all’interno della coalizione che sostiene Di Paola
EDITORIALE DI FILIPPO CARDINALE
In tre anni di amministrazione la macchina della maggioranza è rientrata parecchie volte nei box per verifiche “tecniche”. Forse è meglio entrare nell’ambito della medicina e dire che la maggioranza spesso è entrata nell’ambulatorio sanitario per le forti fibrillazioni. Non è una patologia che colpisce l’attuale maggioranza, basti pensare ai “ricoveri” costanti della maggioranza che sosteneva il sindaco Bono. La differenza tra le due ultime amministrazioni sta nella reazione del sindaco alla patologia. Vito Bono si è arreso, Fabrizio Di Paola è più tosto della patologia stessa e tira avanti.
Il nocciolo della questione sta nel sistema elettorale che vede la necessità di unire più parti politiche per formare un cartello strategico in grado di vincere le elezioni. Poi, puntualmente, al varo della nuova giunta, seguono mal di pancia, fibrillazioni. Cinque anni sono lunghi da passare e la voglia di “visibilità”, o meglio di potere, prevale sull’interesse della comunità. La verità è che non si è in grado di mettere su una seria programmazione a lunga gittata capace di dipingere lo sviluppo di Sciacca in un tempo piuttosto vasto di orizzonte. Alla fine si tira a campà, si riesce a fare, alla meno peggio, l’ordinaria amministrazioni. Ma le basi vere, solide, di sviluppo di una comunità, rimangono offuscate da una politica incapace di essere propositiva e lungimirante.
Al di là dei fatti interni di ogni maggioranza, fatti che inevitabilmente si replicheranno in avanti, c’è una sostanziale verità: oggi amministrare è ardua impresa per vie delle ristrettezze finanziarie causate dai micidiali tagli dei trasferimenti statali e regionali.
La recente fibrillazione della maggioranza che sostiene Di Paola trova l’origine nell’astensione di Forza Italia nel corso dell’ultima seduta consiliare, per questioni che riguardano l’assetto finanziario del Comune. Ufficialmente la questione viene motivata con la rimodulazione di alcuni obiettivi programmatici che Forza Italia vuole rinverdire e che la giunta Di Paola, per il partito di Berlusconi, mette in soffitta. La verità è che a due anni dalle prossime elezioni, le forze politiche, nel caso specifico Forza Italia, tentano di dare la spinta propulsiva per avere quella maggiore visibilità. Tradotto dal politichese significa più presenza in giunta.
Bisognerebbe comprendere qual è oggi l’effettivo peso elettorale delle forze politiche. Oggi il panorama politico muta frequentemente e con una velocità sostenuta. La realtà politica attuale è assai diversa da quella di tre anni fa. Oggi dare un peso elettorale è improbabile. Il clima “politico” della base elettorale è assai diverso da quello che immaginano i politici locali. In buona sostanza, fanno i conti senza l’oste. Oggi la realtà saccense, in prospettiva di un suo sviluppo sociale ed economico, non può essere soddisfatta da amministrazioni frutto di apparentamento, né di posizioni più o meno tradizionali.
La realtà attuale è quella, e noi lo predichiamo da tempo, che pone al centro la questione del governo di salute pubblica. Una sana, intelligente, fertile e proficua programmazione a lunga gittata per un assetto economico di ampio respiro per Sciacca può passare solo attraverso la sinergia delle forze politiche che mettono da parte ideologie, steccati e divisioni. Un governo di salute pubblica che passi attraverso la scelta di un sindaco di spessore e di una giunta a valore aggiunto.
Se questa opportunità non viene colta, sarà la stessa classe politica ad essere offuscata per dare spazio a nuove spinte di protesta.