La lavagna dei buoni e cattivi di Simone Di Paola. Cinque consiglieri di opposizione rispondono per le rime

Cinzia Deliberto, Carmela Santangelo, Gaetano Cognata, Salvatore Monte e Silvio Caracappa, consiglieri di opposizione, all’attacco del capogruppo del Partito Democratico di Sciacca, Simone Di Paola. Il terreno di scontro sono le sue “sservazioni insensate e fuori luogo”, che provengono da un Consigliere comunale di una maggioranza lacerata da tempo e protagonista di una pagina politica locale alquanto rovente”.

Restano stupiti “dal fatto che colui che, dal 2017, riveste il ruolo di difensore d’ufficio dell’attuale Amministrazione si erga a psicologo dell’opposizione redigendo una classifica dei Consiglieri comunali collaborativi e responsabili e quelli che, al contrario, guardano con continuo scontro all’evolversi della vita politica locale”.

Il “dispensare referti di natura politica” pone un interrogativo ai cinque consiglieri: “Quali competenze ha acquisito l’esponente della ex maggioranza consiliare per dispensare referti di natura politica?” Molto probabilmente, desumono i cinque, Simone Di Paola ha frequentato un master di altissimo livello sulla litigiosità delle coalizioni che lo hanno visto partecipe. Fare la morale agli altri, quando all’interno della propria fazione politica si è assistito a trasformismi degni del Grande Fregoli, non è, forse, la cosa più saggia. Assenze perenni, strategie velate ed attacchi interni non sono sintomi di una pseudo maggioranza in piena salute”.

I cinque consiglieri evidenziano che “ci sono Consiglieri comunali che, già da tempo, intervengono nel pieno delle proprie funzioni, evidenziando, con giusto garbo istituzionale, le criticità di un territorio che ha continuo bisogno di attenzioni, offrendo anche consequenziale disponibilità e sovrintendere alle azioni amministrative; farlo giornalmente non un peccato capitale, soprattutto quando l’ordinaria Amministrazione diventa una chimera con obiettivi mai raggiunti nel corso di tre lunghi anni”.

Relativamente alle osservazioni esternate dal Consigliere Di Paola, in merito alla Democrazia Partecipata ed al Piano Aro, Cinzia Deliberto, Carmela Santangelo, Gaetano Cognata, Salvatore Monte e Silvio Caracappa, sottolineano come “alla Democrazia Partecipata” ogni Amministrazione emana un bando, redatto con apposite linee guide aggiornate, nel pieno rispetto di norme che sono sempre state rispettate, mentre, per quanto concerne il Piano Aro, invitiamo il Consigliere Di Paola di suggerire all’Amministrazione Comunale, sua perfetta espressione, di utilizzarlo nel pieno delle sue potenzialità”.

La posizione politica dei cinque consiglieri rimane profondamente alternativa, “seppur, cosi come accaduto, pronti a sostenere provvedimenti utili al beneficio della città, come per la stabilizzazione degli Lsu e come la vicenda legata all’ex cantina Enocarboj”.

Una collaborazione costruttiva che per i cinque consiglieri “è ripagata con rimproveri ed accuse a valanga dall’assessore di riferimento a poche ore dall’approvazione della delibera”.

Invitano, infine, il Consigliere Di Paola “a mettere a disposizione di altre collettività la sua esperienza, ormai storica e datata, all’interno di Bolge infernali che lo hanno sempre visto difensore solitario in mezzo al deserto”.