LA FURIA DI MUSUMECI CONTRO SAMMARTINO: “SPERO DI LEI SI OCCUPINO ALTRI PALAZZI” (video)

Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, durante la conferenza stampa con Attilio Fontana (non in foto), presidente della Regione Lombardia, al termine della firma del protocollo d'intesa sulla Sanità, Palermo, 22 ottobre 2018. ANSA / IGOR PETYX

“Spero che di lei si occupino altri Palazzi”. La furia del Presidente della Regione Nello Musumeci contro il  deputato Luca Sammartino. Il campo di guerra l’Aula parlamentare e il motivo la richiesta del voto segreto. Poi scoppia il caos. Nello Musumeci ha lasciato l’Aula per protesta, dopo un intervento durissimo. Pesanti le parole rivolte da Musumeci al deputato regionale di Italia Viva Luca Sammartino che aveva richiesto il voto segreto per un emendamento che portava la sua firma all’articolo della Finanziaria che si occupa dei contributi per lo sport.

Nel prendere la parola, il Presidente Nello Musumeci:  “Si vergogni Sammartino, in un momento come questo lei chiede di nascondersi dietro il voto segreto”, poi l’affondo che ha scatenato la bufera a Sala d’Ercole: “Mi auguro – ha aggiunto infatti Musumeci – che di lei e di quelli come lei si possa occupare ben altro palazzo. Lascio l’aula per protesta”.

Poi Musumeci ha lasciato l’Aula  insieme ai suoi collaboratori. In Aula scoppiavano violenti scontri verbali tra deputati e anche esponenti del governo: “E’ una minaccia” protestavano deputati di opposizione.

Il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché è stato quindi costretto a sospendere l’Aula. “Nessuna persona può essere incolpato per il voto segreto. Se il voto segreto sarà abolito, sarà sempre una decisione di questo parlamento. Sono molto dispiaciuto – ha detto – per quello che ha detto il presidente. Sono in grande difficoltà a giustificare il presidente della Regione, e non lo giustifico. Questo è un intervento che non doveva essere fatto. Chiederò un chiarimento – ha aggiunto – sulle parole che lui ha detto. Spero lo faccia qua in Aula. Difenderò fino alla fine le prerogative di questo parlamento, nei confronti di chiunque. Anche di fronte al presidente della Regione con cui ho un rapporto positivo e sto aiutando in tutti i modi. È forse un momento di grande stress e di grande fatica. Può succedere, ma non può succedere nei termini in cui è accaduto. Questo parlamento ha ricevuto un’offesa”.

In una nota stampa diramata dopo, Musumeci afferma: “Mentre in Sicilia c’è gente che ha perso il lavoro e muore di fame, nel Parlamento siciliano c’è ancora chi si diverte con i giochini di Palazzo. Oggi l’ho detto in Aula,  come sempre, senza ipocrisia e senza reticenze. Lo ripeto: giudico eticamente vergognoso che un deputato possa chiedere il voto segreto durante l’esame di questa legge finanziaria, al posto di offrire ai siciliani chiarezza e trasparenza del proprio voto. Il fatto è ancora più grave se si pensa che le proposte in esame sono state concepite per sostenere in emergenza coronavirus famiglie, imprese e associazioni, messe in ginocchio dalla più grave crisi del Dopoguerra. E pensare che le misure in discussione sono frutto di un mio confronto preventivo con tutti i capigruppo parlamentari e poi discusse e concordate in commissione Bilancio. Basta con gli egoismi di partito sulla pelle dei siciliani! Il Parlamento deve essere la sintesi degli interessi legittimi della gente, non degli intrighi coperti dal voto segreto, mantenuto in vita soltanto in Sicilia”.

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