LA FRENETICA ATTIVITA’ DEL SINDACO
Vito Bono è impegnato in incontri bilaterali con gli alleati, in attesa di una “quadra” dopo le insistenti sollecitazioni ad un cambio di rotta
Freme la macchina politica della maggioranza. Mai come in questo periodo si sono effettuati incontri politici così intensi. Del resto, appare anche naturale dopo la “guerra dei nervi” scoppiata all’interno della maggioranza, e nella maggioranza all’interno del Pd. Quest’ultimo partito ha dovuto convocare tre riunioni nelle quali sono intervenuti il segretario provinciale, il presidente dell’assemblea provinciale, il leader Angelo Capodicasa.
Il sindaco ha già svolto il suo primo giro, incontrando singolarmente gli alleati. In settimana, sarà la volta del Pd a svolgere “incontri bilaterali”. Alla fine, ci sarà una riunione estesa a tutta la maggioranza.
Al centro del fermento politico c’è l’attività del sindaco, o meglio la sua “azione politica-amministrativa piatta”, così come l’ha definita il coordinatore cittadino dell’Api, Ignazio Perrone. In questo ultimo periodo, le orecchie del sindaco ronzano fortemente. Sono tutti gli alleati, infatti, a spronarlo, a sollecitarlo a cambiare rotta. Addirittura, gli sono pervenuti due ultimatum, uno del Fli, l’altro dell’Api: “o cambi, o tutti a casa”.
Per il sindaco il compito è arduo, soprattutto perchè non ha un partito, non ha un leader politico di riferimento. La sensazione dominante è che gli alleati del sindaco, soprattutto Fli e Api, stiano compiendo un “passo dovuto” nella consapevolezza che la rotta da cambiare, impressa al sindaco, rimarrà solo un auspicio.
Il silenzio dell’Mpa è riconducibile al suo equilibrio raggiunto con la presenza di due assessori nella giunta, pur avendo tre consiglieri comunali, tanti quanti ne ha Fli, ma quest’ultimo ha un solo assessore.
Il dibattito politico e il fermento degli alleati trovano terreno fecondo in un sentiment cittadino di diffusa insoddisfazione nei confronti dell’amministrazione.