La Commissione europea approva la rimodulazione del Fesr Sicilia 2021-27

Al digitale e all’energia pulita destinati 615 milioni

La Commissione europea ha definitivamente approvato la riprogrammazione delle risorse del Fesr Sicilia 2021-2027, pari a 615 milioni di euro, da destinare alla promozione di investimenti nelle nuove tecnologie digitali e in quelle per l’energia pulita e la sostenibilità. Il governo regionale, su proposta del presidente Renato Schifani, a fine agosto aveva varato la rimodulazione che prevede due nuove priorità in linea con il regolamento «Step» dell’Unione europea, rivolto a ridurre le dipendenze da Paesi extracomunitari in settori strategici.

L’approvazione da parte dell’esecutivo europeo, giunta entro i 60 giorni previsti dal regolamento comunitario, completa così tutti i passaggi necessari a rendere effettiva la riprogrammazione. La rimodulazione riguarda le risorse interamente a carico dell’Ue, senza toccare la quota di cofinanziamento nazionale. Nel complesso, dunque, il Fesr Sicilia non subisce modifiche nella dotazione complessiva che resta pari a 5,8 miliardi di euro.

«Adesso – commenta Schifani – possiamo passare subito all’azione per la realizzazione degli investimenti che possono fare della Sicilia un polo produttivo d’avanguardia in settori chiave per il futuro dell’Europa e dell’Italia. Lo scopo generale è rendere autosufficiente l’Europa in alcune filiere industriali di importanza strategica. Con le associazioni datoriali nazionali – aggiunge il governatore – vogliamo lavorare in sinergia per dare corso a questa opportunità, valorizzando al massimo anche le realtà regionali con capacità adeguata a sostenere investimenti innovativi in questi ambiti produttivi».

La riprogrammazione ha riguardato le quote di flessibilità di sei dei sette obiettivi preesistenti e ha introdotto due nuove priorità: promozione di investimenti per lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie digitali, delle innovazioni delle tecnologie deep tech e delle biotecnologie, con una dotazione di 369 milioni di euro; sostegno allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie pulite con risorse per 246 milioni.