LA CAMERA DEL LAVORO DI SCIACCA DIVENTA CIRCONDARIALE


A Sciacca la CGIL torna alle origini ma guarda al futuro. La sede di Sciacca riprende il ruolo comprensoriale che le aveva costruito il sindacalista ucciso dalla mafia, Accursio Miraglia. Adesso comprende 12 Comuni: Sciacca, Ribera, Calamonaci, Burgio, Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Caltabellotta, Menfi, Sambuca di Sicilia, Menfi, Montevago e Santa Margherita Belice.

Una dimensione sovracomunale, zonale, “ciorcondariale” appunto, riprendendo la denoniminazione dei tempi di Accursio Miraglia, dice Massimo Raso, segretario generale della Cgil agrigentina. Un territorio sul quale si concentra un quarto di tutti gli iscritti alla CGIL Agrigentina.

“In questa zona – dice Massimo Raso- vi è una diffusa presenza della CGIL , in questi 12 Comuni, abbiamo strutture fisiche che garantiscono i “servizi essenziali” (attività di Patronato INCA e CAF), che sempre più ruolo ha avuto in questi anni ma si scontano ancora alcune inefficienze e serve una complessiva riorganizzazione che faccia compiere sopratutto alle nostre strutture quel necessario salto politico organizzativo. Quest’area è interessata da diverse questioni che sono centrali per lo sviluppo della provincia e che meritano di essere seguite con maggiore attenzione: un vorticoso sviluppo turistico insieme a problemi enormi e contradditori (si pensi alla questione delle Terme) questione che, inevitabilmente, chiama in causa la necessità di attrezzarsi per quella “cultura dell’ospitalità” che è il substrato necessario all’implementazione del turismo (acqua, luce, fogne, pulizia della città, arredo urbano, trasporti, parcheggi, cultura,  in una parola “qualità della vita”.

La Cgil pensa alle ricadute sull’indotto (in una logica di filiera): agro alimentare, pesca, servizi. Un territorio che accusa anche “questioni sociali enormi (sono presenti 2 Ospedali, 2 distretti socio sanitari) che chiamano direttamente in causa quanti hanno bisogno di questi servizi sopratutto quelli più deboli”. Ma anche un territorio caratterizzato da temi che riguardano l’agricoltura di qualità, la pesca, l’industria ittico conserviera, l’artigianato.

Per coordinare questo lavoro, la Cgil punta su Franco COlletti. Conisce bene il territorio; è stato segretario generale di Sciacca e della FLAI; conosce i “servizi” della CGIL (INCA e CAF); è il presidente  regionale dell’ALPAA.

“Tutte credenziali che ci dicono che può far bene questo nuovo compito”, spiega Massimo Raso.

Venerdì 2 Marzo alle 16.30 nel Salone della Camera del Lavoro “Accursio Miraglia di Sciacca , si avvia ufficialmente questo nuovo percorso.

 


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