LA BUROCRAZIA NON SI ARRENDE NEANCHE DAVANTI LA CRISI: SETTE LAVORATORI DEL SERVIZIO SOCIO OPERATIVO ATTENDONO DA DUE ANNI DI PRESTARE SERVIZIO

“Sette lavoratori del servizio socio operativo, la cui odissea è iniziata nel 2003, attendono da due anni di potere continuare a lavorare pur esistendo i presupposti per potere lavorare”.  La denunci arriva dalla Cgil di Sciacca. “Purtroppo, a causa di una burocrazia che non si capisce bene se c’è o ci fa, nonostante il bando di gara sia stato da tempo espletato, e prevede un finanziamento della durata da due a tre anni, da tanto tempo, troppo tempo, tutti attendono di conoscere quale società si è aggiudicata la gara”, scrive Franco Zammuto.

“Il paradosso “burocratico” consiste nel fatto che non si capisce, o si fa finta di non capire, se il preposto all’apertura delle buste debba essere il dirigente nominato al tempo del bando oppure, avendo l’Amministrazione proceduto alla rotazione del dirigente del settore, se spetta al dirigente nominato”.

Il progetto è già finanziato, e oltre a rappresentare fonte di reddito per i lavoratori che dovranno essere utilizzati, “appartiene a quegli interventi sociali di fondamentale importanza per tante famiglie che sperano nel sostegno di questi operatori per un’attività di inclusione e inserimento di ragazzi portatori di handicap nel mondo della scuola”, aggiunge Zammuto. 

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