LA BRETELLA…PUO’ ATTENDERE. IL SINDACO NON RIESCE AD APRIRE SETTE METRI DI STRADA
Passano giorni,poi settimane, poi mesi. Passa anche la crisi politica, l’estate, l’azzeramento e il varo della nuova giunta. Ma quella bretella di sette metri che dalla SS115 introduce direttamente alla contrada Bordea rimane ancora chiusa, nonostante le rassicurazioni del sindaco e le dichiarazioni di mesi fa, riportate anche in diversi articoli pubblicati in precedenza sul nostro giornale.
Passa il tempo e nel frattempo viene anche inaugurato il grande negozio di elettrodomestici Expert.I disagi continuano, l’indifferenza del Comune anche, insieme a quella dell’Amministrazione comunale. Era un impegno assunto anche dal sindaco che ha avuto una riunione sul posto con i residenti e i commercianti. Nella zona insistono anche strutture ricettive. Ma le riunioni non si sono limitate sul posto. Tante ne sono state organizzate al Comune. Tutte infruttuose fino ad oggi.
Silenzio anche sul Cansalamone. Dell’apertura a senso alternato del viadotto Cansalamone, che secondo gli impegni assunti dall’Amministrazione Valenti doveva essere transitabile prima dell’estate, non se ne parla. Del resto, dopo i fatti di Genova appare assai difficile che qualcuno assuma responsabilità rispetto ad una relazione assai critica del professore Mancuso.
E allora sarebbe il caso di dire la verità, la semplice verità. Ma dirla. E sarebbe utile lavorare, invece, per accelerare l’iter della procedura in corso riguardante il decreto di 2 milioni 830 mila euro per la sistemazione definitiva, compresa la progettazione esecutiva, la direzione dei lavori e la contabilità per un importo di 153 mila euro. Della ristrutturazione completa del viadotto si occupa la struttura commissariale che opera presso il Dipartimento di Protezione Civile. I quasi tre milioni di euro per i lavori al viadotto Cansalamone fanno parte degli stanziamenti del “Patto per la Sicilia” annunciati dall’ex premier Matteo Renzi nella Valle dei Templi di Agrigento, con foto in compagnia di Crocetta e Alfano.
Filippo Cardinale