Konsumer: “4 anni tra assemblee e consigli comunali, commissariamenti regionali, e l’Ati non ha ancora la consortile”
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Una lettera aperta ai sindaci dell’Ati AG9 da parte dell’associazione Konsumer, presieduta dall’avvocato Giuseppe Di Miceli. Con la lettera aperta, Konsumer sollecita “uno scatto d’orgoglio che porti alla rapida costituzione del nuovo Gestore del SII, l’Azienda Speciale Pubblica – Consortile e all’unicità del piano d’ambito di tutti i Comuni del nostro territorio”.
Gli 8 Comuni “riberlli” Per Konsumer sono “troppe le distrazioni operate al Servizio Idrico Agrigentino in danno dei cittadini/utenti, sia sotto l’aspetto economico-finanziario che sotto l’aspetto sostanziale delle risorse idriche da sempre trattenute dagli 8 Comuni “Ribelli” che oggi hanno portato un danno all’Ambiente, per la mancata depurazione e hanno in generato anche un danno economico ai cittadini/utenti che pagano la somministrazione del prezioso liquido con tariffe, che sono le più alte d’Italia senza avere una qualità e una continuità del servizio proporzionata al costo delle tariffe stesse”.
Dopo la conclusione delle indagini di ieri della Procura delle Repubblica “emerge un quadro devastante della gestione idrica, che si aggrava ancor di più con le difficoltà gestionali comunicate, nei giorni scorsi, dall’attuale commissario prefettizio l’ing. Venuti”.
Rischi della gestione pluricommissariale. “Quello che più ci allarma-continua Konsumer- è l’azione dei 3 commissari giudiziali, di recente nomina, che per il tramite del loro operare così per come voluto dal Giudice dell’esecuzione che li ha nominati, rischia di far pagare ai cittadini anche i danni causati da un’insana gestione societaria, con l’ulteriore conseguenza che venga anche inibita la fruizione del servizio stesso per il perdurare di questa gestione pluricommissariale che rischia di aggrovigliarsi nella normativa prevista per il raggiungimento del fine preposto, non portando frutti alla Gestione stessa e sempre in danno dei cittadini/utenti”.
“Dall’indagine conclusasi ieri sono passati 4 lunghi anni tra votazioni assembleari dell’ambito, votazioni dei consigli comunali, commissariamenti regionali, e oggi, l’Ati AG9 non ha il nuovo Gestore Idrico che possa assicurare un gestione limpida e trasparente del Servizio Idrico”, conclude Konsumer.