Italia Viva: “Fabio Termine dice cose false e infondate”. Il gruppo propone l’apertura alle forze politiche
SCIACCA. Italia Viva ritiene “infondate e false” le dichiarazione del consigliere comunale di Mizzica, Fabio Termine. “La nostra città, sta vivendo una delicata fase politico-amministrativa senza precedenti, la politica fatica molto a dare delle risposte” e nonostante ciò “c’è chi si sveglia dal letargo” e in un clima “di grande confusione”:
Italia Viva colpisce duro e rimprovera imputa a Fabio Termine la colpa di aver “vanificato il lavoro di tanti giovani, capaci, culturalmente attrezzati, vero motore del movimento, vittime del suo ego ipertrofico, solitario e inconsistente”.
Secondo Italia Viva, “c’è una teoria che fa riferimento alle persone che affermano solo falsità. La strategia di queste persone è quella di ammorbare la vita alla gente con la propaganda delle loro bufale”.
Termine, nelle sue dichiarazioni, faceva riferimento al “vecchio della politica”. Per Italia Viva “omette, volutamente e maliziosament, di dire che tra i suoi sostenitori vi erano, nella precedente campagna elettorale, ex sindaci, ex assessori, ex consiglieri ed ex segretari. Precisiamo, comunque, che la stima per questi soggetti è incondizionata pur nella diversità delle idee politiche”.
Italia Viva ricorda che “pur non facendo più parte della maggioranza, con senso di responsabilità, ha votato per l’approvazione”, mentre Termine “ha votato contro, sfidando il centrodestra a fare lo stesso, causando così l’assenza di un importante organo di controllo”.
Poi, Italia Viva risponde alle accuse di attaccamento alla poltrona che ha rivolto Termine. “Italia Viva è uscita dalla maggioranza proprio perchè non era attaccata alle poltrone, e lo abbiamo dimostrato quando, nel novembre del 2019, si e’ dimesso l’avvocato Brunetto. Lo abbiamo dimostrato- continua Italia Viva- quando abbiamo atteso un anno e mezzo prima che ci venisse confermato il secondo assessore, lo abbiamo confermato quando non è stata assegnata la delega di vicesindaco dopo l’azzeramento. Non abbiamo ricattato l’amministrazione in carica e non abbiamo chiesto ulteriori posti in giunta, se non quelli da sempre assegnati alla nostra lista che è risultata la più votata nell’ultima competizione elettorale e non abbiamo ricattato il centrodestra per la presentazione della mozione di sfiducia”.
Per Italia Viva l’uscita dalla maggioranza è dovuta dal fatto che “non riuscivamo più a lavorare con l’amministrazione Valenti, ma abbiamo da sempre, ugualmente, lavorato affinchè si potesse avere una condivisione di idee”.
Infine, Italia Viva sottolinea che non si può più “continuare ad essere gli uni contro gli altri armati per anacronistici steccati di antiche rivalse e mai cessate ostilità, perché chi ne paga le conseguenze è solo la nostra città e i nostri concittadini”. Appunto per tale considerazione, Italia Viva avverte “la necessità di aprire a tutte le forze politiche che abbiano a cuore le sorti della nostra città. Tutti dovremmo mettere da parte le ambizioni personali e porre in essere un atto di servizio alla nostra Città”.