ISTITUZIONE REGISTRO COMUNALE DELLE UNIONI CIVILI. LO CHIEDONO PD E SEL

“Cogliamo con favore l’invito dell’Arcigay Siciliana a prendere parte a tutte le manifestazioni pubbliche che intenderà promuovere per difendere i diritti civili nella nostra Regione. Al Contempo chiediamo al Sindaco di Sciacca un segnale concreto e tangibile di apertura e di modernità. Proponiamo l’istituzione nella nostra Città, esattamente come già avvenuto in grandi Comuni quali Milano e Napoli, di un registro comunale per il riconoscimento delle unioni civili, garantendo a tutti i saccensi la massima uguaglianza di trattamento nell’esercizio delle libertà e dei diritti, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, condizione personale e sociale, specie su di un tema qual è quello delle unioni affettive, dove non si può non constatare come dato di fatto il crescere di legami affettivi che non si possono concretare nell’istituto del matrimonio e che, tuttavia, denotandosi per una convivenza stabile e duratura, merito la stessa dignità civile da parte della pubblica amministrazione”.  Lo chiedono i consiglieri comunali Simone Di Paola, Cinzia Deliberto, Vincenzo Sabella, Vincenzo Marinello e Paolo Mandracchia.

“Il caso sollevato dalle incaute esternazioni televisive del consigliere Comunale Francesco Pisano- scrivono-  ha attirato sulla nostra Città gli sguardi indignati di un significativo pezzo della società civile siciliana, tanto da spingere la Segreteria Regionale dell’Arcigay Siciliana a rivolgersi all’intera classe dirigente locale al fine di dimostrare che Sciacca non è una comunità transfobica e che al contrario sa rispettare la dignità di quanti, adulti e vaccinati, vivono in piena libertà e senza offendere nessuno la propria sessualità. Di fronte l’invito rivoltoci dall’Arcigay riteniamo che il nostro dovere sia quello di dare segnali di civiltà e di progresso sociale, rispetto al tema dei diritti civili”.

 

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