Investimenti finanziari: l’importanza dello stop loss

Navigando sui siti ufficiali dei vari broker è possibile scoprire la percentuale degli utenti che perdono i loro soldi con operazioni di trading online. Sono dati abbastanza alti, ma il motivo è semplice: purtroppo ancora oggi molte persone si avvicinano al mondo degli investimenti finanziari senza avere un’adeguata preparazione, senza sapere come utilizzare al meglio gli strumenti che le piattaforme forniscono e senza sapere come gestire il rischio che caratterizza questa attività.

Lo studio, la conoscenza della piattaforma e la gestione corretta dello stop loss e degli altri strumenti disponibili sono elementi fondamentali per riuscire ad ottenere risultati dal trading online. Soprattutto in un periodo complicato come quello attuale: il coronavirus, l’inflazione alle stelle e la guerra in Ucraina sono eventi che si fanno sentire in modo pesante anche sui mercati finanziari, dove regnano l’incertezza e la volatilità.

Cos’è e a cosa serve lo stop loss

La gestione del rischio è un aspetto che nessun trader dovrebbe mai sottovalutare. Nella fase di avvicinamento ai mercati finanziari e durante l’indispensabile periodo di prova con il conto demo bisogna entrare in confidenza con lo strumento noto come stop loss. Con esso il trader può impostare la perdita massima che è disposto a subire per ciascuna operazione effettuata. Stabilire questo parametro permette di limitare le perdite, e non è una cosa da poco!

Sapere nel dettaglio come impostare lo stop loss è molto importante in quanto, qualora l’andamento del mercato non dovesse rispettare le previsioni del trader, questo strumento consente di proteggere il capitale, riducendo la perdita solo all’importo stabilito. Insieme al take profit (che in pratica stabilisce il livello di guadagno a cui chiudere automaticamente le operazioni), lo stop loss rappresenta uno degli elementi cardine di ogni strategia di trading.

L’impostazione dei parametri di gestione del rischio

Lo stop loss può essere impostato sia in termini percentuali che in termini monetari: l’importante è che venga stabilito sulla base di criteri tecnici adeguati. Non bisogna fissare delle soglie troppo basse, perché si rischia di chiudere tutte le operazioni in perdita ad ogni minima variazione del prezzo al ribasso. È necessario invece stabilire dei livelli ponderati, stabiliti in base ai supporti ed alle resistenze, oppure in base alle candele giapponesi o altri strumenti grafici.

Si può impostare lo stop loss anche in relazione alla volatilità. In questo periodo, come detto, i mercati sono molto volatili, quindi si tratta di un aspetto da tenere in considerazione più che mai. Chi opera su mercati particolarmente “movimentati” come quello del Forex di solito imposta il suo stop loss proprio in base a questo parametro: lo strumento più utilizzato per definire il livello di volatilità è l’indicatore delle bande di Bollinger.

Le piattaforme su cui effettuare investimenti finanziari in sicurezza

Lo stop loss è una delle più importanti armi che i trader hanno a disposizione per gestire il rischio dell’attività di trading. Purtroppo non tutti i broker danno la possibilità di applicare il livello massimo di perdita: la scelta del proprio intermediario di riferimento è un passaggio fondamentale e la presenza di strumenti di questo tipo deve essere uno dei fattori che la determinano, insieme alle regolamentazione, ai costi, alla qualità della piattaforma ed altri ancora.

Tra i migliori broker che consentono di impostare lo stop loss (e che ne garantiscono un perfetto funzionamento) è possibile menzionare nomi importanti come quelli di eToro, XTB e IQ Option. Gli esperti consigliano di applicare uno stop loss compreso tra l’1% ed il 2% del proprio conto complessivo, ma chiaramente ognuno farà le sue valutazioni in relazione anche alla propria propensione al rischio.