Intimidazione commissario PM di Ribera, alla ricerca di immagini di videosorveglianza
Sono serrate le indagini per risalire all’autore del rogo alimentato in pieno giorno a danno dell’auto del commissario di Polizia Municipale Emanuele Caruana
RIBERA- L’auto del commissario di Emanuele Caruana è stata data alle fiamme e sul dolo non ci sarebbero pi più dubbi. L’auto, posteggiata in via Brunelleschi, nei pressi del comando della Polizia Municipale, è stata data alle fiamme verso le 11 di mattina, in pieno giorno. L’auto era parcheggiata, e il commissario Caruana si trovava in servizio svolgendo attività congiunta con una pattuglia dei carabinieri. Sono intervenuti i Vigili del fuoco del Distaccamento di Sciacca che avrebbero rinvenuto, sul cofano della Fiat Tipo station vagon una bottiglia contenente liquido infiammabile. Agenti della Polizia Municipale, prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, hanno agito con gli estintori. I carabinieri della tenenza di Ribera hanno avviato le indagini per individuare l’autore del gesto intimidatorio. Indagini serrate che potrebbero essere supportate dalla visioni delle immagini delle telecamere di sorveglianza delle zona. “Esprimo la mia più ferma condanna per l’atto intimidatorio subito dal commissario. Questo gesto vile e inaccettabile non solo colpisce un servitore della pubblica amministrazione, ma rappresenta un attacco all’intera comunità di Ribera. Il commissario Caruana svolge il suo lavoro con dedizione e professionalità, garantendo la sicurezza e il rispetto delle leggi nel nostro territorio. Atti come questo non possono essere tollerati. L’amministrazione comunale incentra la propria azione nella legalità e nella giustizia, e
continueremo a sostenere con forza le nostre forze dell’ordine”, ha detto il sindaco Matteo Ruvolo. Solidarietà espressa anche dal presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Angileri: “Un gesto ignobile che non solo colpisce un uomo che ogni giorno si dedica al servizio della nostra comunità, ma che costituisce anche un grave attacco alla legalità e al rispetto delle istituzioni”.