INTERVISTA A MARIO TURTURICI: “CON LA NUOVA LEGGE ELETTORALE NIENTE AMMUCCHIATE”
Nei giorni scorsi è stata approvata la nuova legge elettorale in Sicilia. Abbiamo chiesto un giudizio all’ex sindaco Mario Turturici. “Se c’è una cosa positiva nella nuova legge elettorale riguardante gli enti locali approvata di recente dall’ARS, questa è sicuramente da individuare nell’introduzione del voto confermativo per il candidato sindaco”.
In che senso?
“Sarà una legge con tante imperfezioni, frutto dello stato di perenne confusione in cui versa la maggioranza di governo all’ARS, ma quantomeno ha il merito di mandare in soffitta il cosiddetto “effetto trascinamento”.
Ci spieghi meglio, concretamente.
“Oltre al consigliere comunale, quindi, l’elettore dovrà esprimere nella stessa scheda, ma “separatamente”, anche il voto per il candidato sindaco. Si pone così fine ad una stortura dell’attuale sistema elettorale, che in molte realtà locali siciliane ( tra queste Sciacca) ha ispirato la nascita di inconsuete “ammucchiate elettorali”, assemblate al solo fine di convogliare sul candidato sindaco “l’effetto trascinamento” di quante più liste possibili, salvo poi svelarsi un autentico “bluff” per gli elettori all’indomani del voto”.
Lei dà un giudizio totalmente favorevole alla nuova legge?
“Personalmente avrei preferito il ripristino della doppia scheda, ma ritengo comunque che la introduzione del voto confermativo per il sindaco determinerà un effetto analogo. Il voto sul candidato sindaco sarà più libero e consapevole, sulla scorta di quanto già avviene nel turno di ballottaggio, dove, pur con i limiti di apparentamenti non sempre ortodossi, l’assenza del “trascinamento” delle liste agevola un vero voto di opinione. Viene in questo modo ripristinato l’originario spirito della legge sulla elezione diretta del sindaco, così come viene salvaguardata la libertà di voto di ognuno che è garantita dalla costituzione. Ricordo che, oggi, Chi volesse esprimere una preferenza per un consigliere comunale ed, al contempo, astenersi rispetto all’elezione a sindaco ( non volendo votare per nessuno dei candidati a tale carica), è impossibilitato a farlo, in quanto pur non volendolo, il suo voto andrebbe comunque al candidato sindaco collegato al consigliere per cui ha votato.