Interrogazione parlamentare di Forza Italia sul caso del saccense Antonello Nicosia che non può partecipare alla proclamazione della sua laurea
Per il parlamentare Pierantonio Zanettin, “l’amministrazione penitenziaria ha il dovere di agevolare il diritto allo studio dei detenuti”
SCIACCA. Il saccense Antonello Nicosia, detenuto nel carcere di Vicenda per una condanna in via definitiva a 13 anni di reclusione per associazione mafiosa, al centro di una interrogazione parlamentare di un senatore di Forza Italia. Pierantonio Zanettin, eletto in Veneto nel 2022, ha chiesto un intervento del Ministro della Giustizia sollevando il divieto imposto dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria al detenuto di partecipare alla cerimonia di proclamazione della sua laurea.
Nell’interrogazione l’esponente forzista ha ripercorso la vicenda, fin dalla presentazione al magistrato di sorveglianza di Verona di una richiesta per la concessione di un permesso di necessità al fine di recarsi il successivo 16 dicembre all’università La Sapienza di Roma, accompagnato dalla scorta della polizia penitenziaria, per discutere la tesi in Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione. Il 25 novembre il giudice gli ha concesso il permesso, ma alcuni giorni dopo è arrivata la rettifica dal Dap, che ha invitato il giudice di revocare il permesso, cosa avvenuta il 28 novembre, in quanto le modalità di svolgimento rischiavano “di non consentire di assicurare un idoneo servizio di vigilanza, anche alla luce della pericolosità del soggetto in questione”.
Nicosia ha presentato reclamo al tribunale di sorveglianza di Venezia, che ha nuovamente bocciato la richiesta, in quanto “il permesso di necessità non può essere concesso, in quanto le ragioni dello stesso, pur meritevoli di considerazione ma, semmai, nell’ambito di un permesso premio ove ne ricorressero i requisiti di ammissibilità e meritevolezza, sono estranee alle ragioni che, per disposizione normativa, possono giustificare l’eccezionale istituto del permesso di necessità. E non v’è dubbio che il conseguimento di un titolo di studio non riguarda le relazioni familiari”.
Per il parlamentare di Forza Italia Pierantonio Zanettin, “l’amministrazione penitenziaria ha il dovere di agevolare il diritto allo studio dei detenuti, e non di ostacolarlo: il reinserimento sociale del reo passa infatti attraverso il conseguimento di titoli di istruzione superiori”.
Domani, 25 gennaio, è prevista la proclamazione della laurea e Nicosia ha presentato una nuova istanza.