INQUINAMENTO CONTRADA FOGGIA, MA IL PORTALE DEL MINISTERO E’ ATTENDIBILI? IL VALZER DEI DATI: PER IL SITO UFFICIALE C’E’ FORTE INQINAMENTO

Di Massimo D’Antoni

Nei giorni scorsi abbiqamo rivelato la presenza, sul sito del Portale delle acque, di dati ufficiali che dimostrano come, durante tutta l’estate 2015, il mare della contrada Foggia sia stato inquinato. Nessuno, tra le autorità locali, ha ancora ritenuto di intervenire per chiarire come stanno realmente le cose.

Noi torniamo sull’argomento perché vogliamo augurarci che giungano delle spiegazioni al più presto. Anche se queste corrispondessero ad una realtà in definitiva spiacevole, così come sembra che sia. Ricordando che il Portale delle acque è una diramazione del Ministero della Salute, è utile aggiungere che si tratta di un database contenente i risultati delle analisi periodiche effettuate dall’ASP su tutto il litorale della penisola.

Ancorché sul sito del portale dal punto di vista grafico la localizzazione del sito non sia formalmente corretta, i risultati in questione sono inequivocabilmente riferiti a quelli dello specchio d’acqua antistante il torrente foce di Mezzo, denominato a sua volta torrente Ganetici, come indica anche la foto allegata sempre sul sito. Ebbene, da questi dati si evince che tra le analisi sui prelievi di fine maggio e quelle di fine giugno il dato degli enterococchi è schizzato del 2000 %, quello degli escherechia coli del 330%.

A confermare che non c’è alcun dubbio che si tratti di quella zona e non di altre (nel caso in cui furbescamente qualcuno volesse affermare che l’area indicata non è quella corretta) ci sono anche i dati dello scorso anno, contenuti nello stesso link, che confermano il famoso inquinamento di fine estate, quello che tutti conosciamo, scaturito dal mancato regolare funzionamento delle vasche di accumulo del depuratore comunale (a suo tempo appena consegnato a Girgenti acque), con le conseguenti proteste dei cittadini e i successivi accertamenti disposti da Fabrizio Di Paola.

I risultati del 2015 che, ribadiamo, sono ufficiali perché scaturiscono da analisi dell’ASP, in qualche misura confliggono con i dati delle analisi effettuate dalla Guardia costiera (quelli dei prelievi fatti con le famose bottigliette di plastica) ma anche con quelli commissionati dallo stesso Comitato di quartiere della Foggia, che di recente ha rinnovato i suoi organismi eleggendo l’avvocato Mauro Butera come nuovo presidente.

Se i risultati delle analisi della Guardia costiera non rivelavano certo un’acqua non inquinata, con un’analisi dei risultati un po’ sopra le righe fatte anche dallo stesso assessore Cognata che riferiva di contaminazioni sì fuori parametro ma solo leggermente, dunque da non indurre a grosse preoccupazioni, quelli affidate dal comitato riferivano di un’acqua senza alcun inquinamento. Il confronto con i dati del portale delle acque però appare impietoso, e non si capisce cosa sia successo. Non è detto che il depuratore non abbia funzionato correttamente, visto che non si può escludere la presenza di eventuali scarichi abusivi o da civili abitazioni o da opifici.

La domanda è solo una: quali sono i risultati attendibili? In che condizioni era il mare utilizzato da chi ha fatto il bagno alla Foggia o l’ha fatto fare ai propri bambini? È una domanda alla quale qualcuno dovrà dare una risposta. Perché il portale delle acque non è un sito internet amatoriale gestito da romanzieri o da umoristi buontemponi, ma un espresso riferimento istituzionale che si basa su dati ufficiali che riferiscono che da quelle parti nei mesi scorsi ha galleggiato di tutto.

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