Ingorgo tasse e rate a fine mese, compresa rottamazione: interrogazione dei senatori Lannutti e Angrisani

ITALIA. Si avvicina il 30 novembre, data orribile per milioni di contribuenti italiani che dovranno pagare 62 tasse, comprese le rate della rottamazione (due del 2020 e 4 del 2021). In precedenza, a causa dell’emergenza sanitaria e della crisi economica derivante, le scadenze erano state prorogate. La ora si forma un imbuto eccezionale che mette in difficoltà milioni di italiani. Per quanto riguarda la rottamazione ter è facile che i contribuenti non possano pagare insieme le rate precedenti con la conseguenza di perdere i benefici della medesima rottamazione.

Con atto n. 4-06318 pubblicato il 25 novembre 2021, nella seduta n. 382 del Senato della Repubblica, i senatori Elio Lannutti (gruppo Misto Italia dei Valori) e Uisa Angrisani (gruppo misto) hanno presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze. Questo il contenuto dell’interrogazione:

Premesso che:

il decreto-legge n. 146 del 2021 (decreto fiscale) ha portato alla proroga delle sospensioni delle cartelle esattoriali, della “rottamazione ter” e saldo e stralcio, misure che avrebbero dovuto portare respiro ai cittadini, in particolare a quelli più colpiti dalla crisi dovuta all’epidemia da COVID-19, ma che si rivelerà un ulteriore danno ai portafogli degli italiani. La proroga terminerà, infatti, il 30 novembre 2021;

i cittadini che non vorranno perdere i benefici delle definizioni agevolate dovranno versare entro il 30 novembre le rate non versate per la “rottamazione ter” e saldo e stralcio, con un ritardo tollerato di soli 5 giorni;

considerato che:

questa scadenza purtroppo è solamente la prima delle numerose di novembre. I cittadini, infatti, dovranno anche versare: acconto per l’anno 2021 IRPEF in unica soluzione o come seconda rata, o come sesta rata per i privati che hanno scelto la rateizzazione di saldo e acconto; acconto per l’anno 2021 IRES come seconda o unica rata; acconto per il 2021 della seconda o unica rata dell’imposta sostitutiva nella forma della “cedolare secca”; versamento dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel terzo trimestre del 2021 in unica soluzione;

in un momento così difficile per il nostro Paese non è possibile pretendere che i cittadini paghino entro queste scadenze, soprattutto in vista dell’aumento dei prezzi dei beni primari, già cominciato,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga di doversi urgentemente adoperare per cercare tempestivamente delle soluzioni per evitare un esborso così oneroso ai cittadini;

se ritenga di dover rateizzare in 24 mesi le cartelle in scadenza, a partire da fine marzo 2022, senza sanzioni e con l’applicazione di interessi legali. Una proposta attuabile immediatamente, che porterebbe un po’ di respiro ai cittadini, che non sarebbero così costretti ad indebitarsi per pagare le tasse, o peggio, non sarebbero costretti a diventare evasori, perché costretti a scegliere tra fare la spesa e spendere tutto in tasse.