Incombono le elezioni regionali. Primarie il 23 luglio per il centrosinistra

Nemmeno il tempo di archiviare le elezioni per il Sindaco di Sciacca ed il rinnovo del Consiglio comunale (termine una volta tanto improprio perché il consiglio comunale proprio non c’era) che si approssimano le elezioni regionali: l’elezione diretta del Presidente della Regione e il rinnovo, stavolta si, dell’Assemblea regionale, previsti per l’autunno prossimo venturo, anche se ancora non c’è una data certa.

Come al solito le elezioni comunali sono state combattute ed hanno portato in piazza anche la mitica “gente”, che numerosa ha pure seguito i comizi di chiusura del primo e del secondo turno, anche se poi una certa flessione si è verificata nella percentuale effettiva dei votanti, a testimonianza sicuramente di una certa disaffezione per la politica, ma si deve necessariamente tenere anche conto dell’indubbio calo demografico della popolazione votante per il trasferimento forzato in altre città italiane ed estere di molti giovani e no.

I temi cittadini e la carica trascinante dei circa 300 candidati al consiglio comunale, che spingono almeno 10 parenti stretti nell’agone della competizione (calcolo con forte ribasso) e la incombente e pressante constatazione dei problemi di ordinaria e straordinaria amministrazione cittadini spingono sicuramente all’impegno ed alla partecipazione, a volte anche accorata e veemente. Ma bisogna però tenere presente che spesso, quasi sempre, la risoluzione dei problemi discende invece dalle scelte politiche e di governo sia nazionali che regionali, ancor di più nella nostra Sicilia che è dotata di una, da sempre, mal utilizzata autonomia speciale.

Per fermarsi a Sciacca infatti gravi problemi come il dissesto idrogeologico, negli ultimi 5 anni acuito da almeno una disastrosa alluvione annuale, la riapertura delle Terme e i problemi della marineria e dell’agricoltura veri “cuori pulsanti” della città dipendono solo ed esclusivamente dall’Ente, finora dannoso, Regione Sicilia.

E il Sindaco può fare ben poco, se non essere vigile ed attento.

Allora usciamo fuori dall’apatia che caratterizza orma tutte le elezioni ad eccezione di quelle comunali. 10 anni fa per citare un significativo aneddoto, di cui purtroppo sono stato fra gli sconfitti protagonisti, la sera dei comizi di chiusura per le regionali nella nostra mitica piazza non c’era nessuno, se non gli addetti ai lavori delle forze politiche tutte che arrotolavano mestamente bandiere e manifesti per “fuggire” cercando di non essere visti…

Il sistema elettorale anche nella regione Sicilia prevede l’elezione diretta del Presidente, ma non prevede, così come nel resto d’Italia il ballottaggio, chi prende più voti è subito eletto. Il sistema dell’elezione diretta sia dei sindaci che dei presidenti della Regione è sicuramente una riforma riuscita, ma quando non prevede il doppio turno deve necessariamente portare a vaste coalizioni, per avere possibilità di successo. Questo comporta difficoltà nella scelta del candidato che rappresenti l’intera coalizione.

Ed anche se non previsto dalla legge il sistema migliore è sicuramente quello delle primarie. Una sorta di procedimento elettorale non imposto da alcuna norma, ma che i partiti volontariamente si danno e che autoregolamentano.

Chiamare gli elettori a scegliere è sempre il miglior metodo. Questa è la procedura che questa volta ha deciso di intraprendere il centrosinistra. Il Pd, i cinque stelle ed altri raggruppamenti di sinistra hanno, infatti, costruito un’alleanza che sceglierà il candidato attraverso il sistema delle primarie che si svolgeranno, con data già fissata, il 23 luglio. Si potrà votare nei gazebo che saranno predisposti sul territorio regionale, ma anche on line. Per votare in entrambi i modi è necessario registrarsi, entro il 21 luglio, sul sito internet www.presidenziali22.it , con un semplice procedimento che non prevede il pagamento di alcuna somma. In lizza ci saranno Caterina Chinnici per il Pd, Barbara Floridia per i 5 stelle, e Claudio Fava per la sinistra.

Nel centrodestra invece non è ancora certa la ricandidatura del Presidente uscente Musumeci. Sarà sicuramente in lizza Cateno De Luca, ex Sindaco di Messina, con un suo movimento. Il centrodestra non ha ancora deciso la modalità con la quale sceglierà il suo candidato, eventualmente unitario.

Inutile ribadire come sia necessario da parte di tutti i siciliani partecipare attivamente alla tornata elettorale regionale perché è la Regione che ha i poteri necessari e ha le disponibilità economiche per incidere finalmente in modo positivo sulla qualità della vita di un territorio regionale che ha avuto tutto, tranne un’amministrazione oculata ed efficiente.

Renato Modica