Inchiesta su mafia e droga: indagato presidente provinciale della Democrazia Cristiana
Ci sono anche alcuni agrigentini tra le 54 persone raggiunte da misura cautelare eseguite ieri dalla polizia in tutta l’isola ed emesse dal gip del tribunale di Caltanissetta su richiesta della locale Dda. Tra gli indagati Giuseppe Alaimo di 29 anni, consigliere comunale di Canicattì, eletto lo scorso ottobre presidente provinciale della Democrazia Cristiana.
La Dda gli contesta di avere acquistato cocaina da un esponente del clan di Gela con la finalità di cederla, favorendo così la mafia. Alaimo si è autosospeso dal partito.
L’indagine avrebbe accertato i legami dei clan di Gela e Caltanissetta con gli ambienti malavitosi della provincia di Agrigento.
«Abbiamo appreso solo dagli organi di informazione – ha detto il legale Giacinto Paci – dell’esistenza dell’indagine a carico del mio assistito che non ha ricevuto nulla e quindi non conoscela portata delle accuse. Dopo avere preso visione degli atti sarà disponibile a dare il suo contributo per accertare la verità e chiarire la sua posizione. In via cautelare si è autosospeso dagli organi di partito».