Inchiesta Girgenti Acque, il Gip non convalida il fermo nè applica misure cautelari per Francesco Barrovecchio. Libero anche Della Volpe

RIBERA. Il Gip del Tribunale di Verbania non ha convalidato il fermo nei confronti di Francesco Barrovecchio e ha disposto di non applicare alcuna misura cautelare. L’ingegnere è tra gli 8 arrestati con l’operazione “Waterloo” che riguarda l’inchiesta su Girgenti Acque e Hydortecne. Barrovecchio è assistito dall’avvocato Serafino Mazzotta del Foro di Sciacca.

Il Gip ha ritenuto che  “venendo alle ragioni di cautela, va rilevato che la giurisprudenza di legittimità ha statuito che, e ciò ai fini della convalida del fermo, che ci occupa nella specie, che “il pericolo di fuga non può essere fondato su elementi specifici, ossia dotati di capacità di personalizzazione, desumibili da circostanze concrete. Ebbene, nella specie non si ravvisa il paventato rischio, posto che non si può rilevare come l’indagato si trovasse a all’atto del fermo nel territorio italiano, certamente prossimo allo Stato elvetico,ma in quanto ricoverato, dagli indizi del mese di giugno, permotivi di salute presso il Centro Auxologico italiano di Piancavallo, noto per essere un istituto ospedaliero di eccellenza nella cura dell’obesità grave, patologia che affligge l’indagato, come ha potuto apprezzare questo giudicie nel corso dell’udienza di convalida e come emerge da certificato medico del 25 giugno 2021 prodotto in sede di udienza. Inoltre, il predetto alla data del 2 luglio sarebbe rientrato nella propria Isola, giusta copia del biglietto relativo al volo Milano-Palermo”.  Inoltre, il Gip rileva che “non si ravvisano in atti ulteriori elementi suscettibili di essere valorizzati ai fini del riconoscimento del menzionato pericolo di fuga”.

Anche il commercialista Igino Della Volpe, finito in cella, torna libero. Peri il gip del tribunale di Taranto, Rita Romano non c’è alcun rischio che possa scappare o inquinare le prove. Fermo non convalidato e nessuna misura cautelare applicata. Il giudice ha accolto la richiesta, formulata a conclusione dell’interrogatorio, dal difensore, l’avvocato Daniela Posante (nella foto in basso), e non ha neppure applicato alcuna misura cautelare. Il provvedimento del Gip che lo rimette in libertà sottolinea l’assoluta assenza di qualsiasi pericolo di fuga e la mancanza di esigenze cautelari sottolineando che “si tratta di fatti datati nel tempo e l’indagato, essendo del tutto incensurato, non potrebbe inquinare alcuna prova essendo, peraltro, cristalizzato il quadro accusatorio”.

Filippo Cardinale