INCENDIO DISCARICA SARACENO-SALINELLA: SAREBBE PARTITO DA PIU’ PUNTI
Continuano le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Sciacca, guidati dal capitano Marco Ballan. Le indagini sono volte a far chiarezza e stabilire le dinamiche che hanno provocato un grosso incendio che ha coinvolto la discarica pubblica (Gestita dalla Sogeir Impianti) in contrada Saraceno-Salinella. I vigili del fuoco hanno lavorato anche per tutta la notte e fino a ieri mattina per domare e spegnere le fiamme. Fiamme che si sarebbero sviluppate all’esterno dell’impianto e che poi hanno raggiunto una delle vasche.
Saranno gli investigatori a stabilire la natura del devastante incendio -domato anche con lo spargimento di sabbia portata lì con camion-, se di natura accidentale o dolosa. “L’incendio divampato nella notte nella discarica pubblica di Sciacca – dice Pierobon oggi sul Giornale di Sicilia – manda in tilt l’intero sistema dei rifiuti pretattati oppure accolti in discarica in regime d’emergenza. Tutti gli scambi in entrata e uscita”. Il dinamico assessore regionale, esperto nel settore del trattamento dei rifiuti, si è recato a Sciacca, in modo riservato e, insieme ai vigili del fuoco, ha effettuato un sopralluogo per rendersi conto dei fatti.
“Occorre almeno una settimana per ripristinare la capacità della discarica”, sottolineando la criticità per quanto riguarda i sovvalli che giacciono davanti all’ingresso. I sovvalli sono imballaggi di rifiuti pre-trattati che vengono conferiti in discarica per completare il ciclo della stabilizzazione e uscirne poi come rifiuti speciali. Un codice, quest’ultimo, che permette a tale tipologia di rifiuti di uscire dalla sfera pubblica per poter essere commercializzati fra vari impianti.
C’è da ricordare che la discarica di Sciacca per adesso ha un’attività ridotta. Infatti, si attende che la Regione assuma una decisione decida sul progetto di realizzazione della quinta vasca (V5) dalla Srr Agrigento Ovest. Un progetto dal costo di 18 milioni di euro e che permetterebbe alla discarica di poter ospitare rifiuti per un altro quinquennio.