INCENDIO BOSCO PIERDERICI, PER LA BELLA CHIESTO IL GIUDIZIO IMMEDIATO

Il sostituto procuratore Christian Del Turco ha chiesto al Gip del tribunale di Sciacca il giudizio immediato per il 32enne saccense Paolo La Bella, accusato di aver appiccato l’incendio che ha colpito l’area boschiva di Pierderici fino alle porte di San Michele. Il fatto avvenne la scorsa estate e provocò ingenti danni, ma anche l’evacuazione di decine di famiglie perché le fiamme lambirono diversi edifici nella zona di via Boccone del Povero.

Furono impegnati Vigili del fuoco, Corpo forestale, canadair, Protezione civile. Massiccio l’intervento delle forze dell’ordine per aiutare decine di famiglia ad evacuare le proprie abitazioni.

Dopo 20 giorni dall’incendio, i carabinieri arrestarono Paolo La Bella, manovale. Da allora,si trova ai domiciliari. E’ difeso dall’avvocato Giuseppe Scorsone. I Vigili del fuoco, terminate gli accertamenti, stabilirono l’origine dell’incendio e la proprietà del terreno. I carabinieri della Compagnia di Sciacca non persero tempo, raccolsero informazioni testimoniali. Scattarono controlli che portarono all’individuazione di Paolo La Bella quale autore dell’innesco dell’incendio. Controlli immediati che consentirono ai carabinieri di fermare l’auto a bordo della quale viaggiava La Bella; vi trovarono 4 accendini ed una tanica vuota ancora bagnata di benzina e fortemente sporca di fuliggine. Durante il controllo, La Bella tentò di disperdersi dandosi alla fuga, prontamente fermato dai carabinieri.

Su La Bella, i militari dell’Arma hanno raccolto elementi di prova, ma lui si è sempre difeso ammettendo la presenza in quel luogo per accudire il cane che si trova nel suo terreno. Versione che contrasta decisamente con quella della Procura, convinta che a provocare il vasto incendio fu proprio La Bella.

Filippo Cardinale


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