INCENDIO BOSCHIVO DOLOSO, CONDANNA A 3 ANNI E 3 MESI

Gli incendi dolosi producono la prima condanna penale. Il giudice monocratico del tribunale di Sciacca, Antonino Cucunella, ha inflitto una pena di 3 anni e tre mesi di reclusione a Michele Strazzeri, agrigentino di 27 anni. Addirittura una pena superiore a quella richiesta dalla pubblica accusa di 2 anni. Una sentenza, di primo grado, nei confronti della quale il difensore di Strazzeri ha annunciato ricorso in appello.

Il fatto è accaduto nel luglio 2013, e secondo la pubblica accusa Strazzeri avrebbe dato il via ad un focolaio lungo la strada provinciale h conduce a Caltabellotta. Le fiamme interessarono un’area vasta del territorio, mettendo a repentaglio cose e persone.

Strazzeri avrebbe agito insieme ad un minore, che però è già stato ritenuto innocente e assolto in maniera definitiva. Ad agevolare le indagini fu un testimone che memorizzò i numeri della targa dell’auto su cui viaggiava Strazzeri.

Questa sentenza apre la via ad altri processi che si svolgeranno per incendi boschivi. E Sciacca, dalla primavera a tutta l’estate, ha vissuto esperienze drammatiche. Tutti hanno in mente il vasto incendio del bosco Pierderici, gli edifici di via Ravasio fatti evacuare, le fiamme che lambirono anche le porte del quartiere di San Michele. E l’area boschiva del monte San Calogero, ormai ridotta ai minimi termini a causa di incendi dolosi.

La Procura della Repubblica di Sciacca ha dichiarato guerra senza sosta agli autori di tali reati, stipulando un incisivo protocollo con le forze dell’ordine, vigili del fuoco.


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