INCENDIO AREA BOSCHIVA PIERDERICI: DANNO AMBIENTALE DI 6 MLN DI EURO
Il danno ambientale causato dall’incendio di natura dolosa dell’area boschiva di Pierderici, avvenuto la scorsa estate, è quantificato in 6 milioni di euro. Questa la cifra che il Procuratore della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani, riferisce in un’intervista al Giornale di Sicilia di oggi.
Ma oltre al danno ambientale, sottolinea il Capo della magistratura inquirente saccense, c’è anche il costo economico a carico della Regione e quindi della collettività: L’uso dei canadair, con fondi della Regione, è costato 25 mila euro, a Sambuca di 55 mila euro. Per i 6 incendi avvenuti a Sciacca (su un totale di 14) il costo è stato di 136 mila euro. “È importante che la gente sappia perché non parliamo di un fenomeno naturale perché l’incendio è un danno, ambientale ed economico, che la collettività subisce per l’azione di uomini”, spiega il Procuratore capo al Giornale di Sicilia, nell’intervista di Giuseppe Pantano.
Il bilancio degli incendi della stagione 2017 è pesante, ma segnala anche un calo del 30% rispetto all’anno precedente. C’è anche un calo delle notizie di reato, che da 81 scende a 41. Non v’è dubbio che un’azione significativa alla guerra contro il fenomeno degli incendi estivi derivi dal protocollo della Procura della Repubblica di Sciacca, voluto dal procuratore Buzzolani e che contiene nuove procedure per quanto riguarda gli accertamenti sugli incendi. La punta di diamante del Protocollo è senza dubbio il meccanismo di accertamento, più completo e dettagliato, che consente di risalire immediatamente ai proprietari delle aree interessate. Regole che servono a verificare il rispetto delle regole, in particolare quelle che interessano il periodo estivo nel quale vige il divieto di compiere attività che agevolano il verificarsi di incendi. Un protocollo che ha il compito, anche, di indurre i privati al rispetto delle ordinanze e regolamenti per l’impiego di fuochi nelle attività agricole.
Il Protocollo è stato sottoscritto dalle compagnie dei carabinieri di Sciacca, Castelvetrano e Cammarata, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento e di Trapani, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento e di Trapani, la Polizia Municipale ed i Comuni attraverso gli uffici tecnici.
Il bilancio dell’attività svolta è stato reso ieri dal Procuratore della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani, con il responsabile dell’Ispettorato Provinciale delle Foreste di Agrigento, con i comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco di Agrigento e di Trapani, e con il sostituto procuratore Carlo Boranga che ha collaborato alla stesura del regolamento.
I dati forniti, e riportati oggi dal Giornale di Sicilia, fanno la radiografia agli incendi sviluppatisi la scorsa estate. Per Sciacca si è passati da 89 a 75 incendi, per Ribera da 130 a 97, per Menfi da 82 a 34. Ad Alessandria della Rocca, da 106 a 44, Bivona, da 70 a 41, Caltabellotta da 95 a 63. A Santa Margherita, da 55 a 35, a Montevago, da 34 a 9.
Gli incendi nel 2017 sono scesi dal 893 a 562 rispetto allo scorso anno.
I costi. Il rendiconto riportato sulle colonne del Giornale di Sicilia di oggi dà l’idea ben precisa dei danni causati. Per spegnere i 6 incendi divampati la scorsa estate a Sciacca con l’uso dei canadair sono stati spesi 136 mila euro. Il danno economico dell’incendio del 25 luglio in località Isabella-Monte Kronio è stato di 112 mila euro. Quello verificatosi nella medesima zona il 17 agosto ha creato un danno economico di 186 mila euro. Sempre nella zona Isabella-San Calogero, il rogo del primo maggio, provocate da un barbecue, ha prodotto un danno economico di 132 mila euro. Quello del 21 maggio un danno di 50 mila euro. Altro incendio, stessa zona boschiva, il 29 giugno, a creato un danno di 263 mila euro. L’incendio più devastante con una danno vicino ai 5 milioni di euro, 16 giugno 2017, è quello della zona “Arancio” di Sambuca.
Intanto, il prossimo 7 dicembre inizia il processo contro il saccense Paolo La Bella ritenuto il responsabile del gigantesco rogo che ha devastato l’area boschiva di Pierderici, costretto all’evacuazione di 3 edifici e di una scuola dove si stava svolgendo il Grest estivo.
Filippo Cardinale