INCENDI, UIL: “LA COLPA E’ DEL GOVERNO REGIONALE”
La Sicilia brucia, nel messinese, nel palermitano, nell’agrigentino, dell’ennese. Il fuoco sta devastano centinaia e centinaia di aree boscate, mettendo anche e repentaglio case, distruggendo allevamenti.
Non è solo colpa del caldo, elemento che da solo non può creare l’inferno a cui stiamo assistendo. E’ di ieri la nota durissima dei sindacalisti della Uila Uil di Agrigento, Acquisto e Plicato che bollano la Regione di “dilettantismo”.
“Ancora una volta la Sicilia continua a bruciare e ripartono le polemiche che in molti casi non risolvono a monte il problema. E’ assurdo-continuano- che dopo le tante sollecitazioni che sono state fatte in primis dalla Uila-Uil, il problema incendio diventa ormai quotidianità. E’ facile adesso accusare solo le alte temperature che oggettivamente ci sono, ma il governo regionale e gli assessori al ramo sia quello al territorio sia quello all’agricoltura erano consci che gli incendi erano nella natura delle cose”.
Qualche giorno fa grosso incendio ha provocato ingenti danni nel parco dei monti Sicani e in particolar modo a Bivona con il fuoco che ha lambito quasi le case. “E’ assurdo- dicono Acquisto e Placato- che il governo regionale non rispetta i tempi e le norme previste per la manutenzione dei boschi. I ritardi poi non possono essere recuperati e non sono stati ultimati i viali parafuochi”.
Ciò comporta maggiora vulnerabilità per il bosco. Gli operatori antincendio a oggi vedono impiegati solo i 101sti e i 151sti, mentre i 78sti dopo solo dieci giorni sono a casa.
“E’ chiaro che se non funziona la cabina di regia, abbiamo continui cortocircuiti sul territorio che vedono il governo regionale con responsabilità che sono sotto gli occhi di tutti, tant’è vero che la prevenzione del bosco e il relativo ciclo delle piante deve iniziare nel mese di aprile, e il tutto non è avvenuto per una mancata programmazione. La Sicilia è in ginocchio perché l’intero governo regionale come ha dimostrato in tutta questa legislatura è composta da dilettanti”, concludono.
Per il presidente della Regione, Rosario Crocetta, “gli episodi incendiari siano in gran parte dolosi”. “Occorre introdurre pene severissime nei confronti dei piromani, che non possono cavarsela con pochi mesi di reclusione, le condanne non dovrebbero essere inferiori ai 10 anni, in modo tale da scoraggiare coloro che attentano all’integrità e alla sicurezza del territorio”, aggiunge Crocetta.