INCENDI SAN CALOGERO, PERCHE’ SEMPRE LA STESSA ZONA?

E’ solo un caso? Gli incendi che si sono sviluppati su monte san Calogero, specie negli ultimi tempi, hanno un comune denominatore: si sviluppano nella stessa parte. La zona interessata, ad esempio dal maggio ad oggi con tre episodi incendiari, è quella che guarda il mare. Tra la parete sud del monte, sotto il grande albergo (mai aperto) fino a lambire il centro abitato di contrada Isabella. Complessivamente sono andati a fuoco, dal primo di maggio ad oggi, un quindicina di ettari di fascia demaniale caratterizzata per impianti boschivi.

La gente, giustamente, vive ormai nella paura. L’ultimo incendio sviluppatosi, ha prodotto danni notevoli alla villa del giornalista Giacomo Glaviano.

Perchè gli incendi si sviluppano in questa zona delimitata del monte? Parlare di autocombustione è una banalità. Nè, Sciacca è stata interessata da “bolle di calore”. Ma lo bolle di calore da sole non generano, certamente, gli incendi.

Non crediamo al caso, né tanto meno all’autocombustione. Crediamo che ci sia, invece, la mano dell’uomo. Non sappiamo se si tratta di un piromane, ma sappiamo che che la situazione si è trasformata in emergenza. Non dipende più dalla rapidità degli interventi del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco o della Protezione Civile.

La vicenda,invece, richiede, un’attenzione particolare, con lo sviluppo di indagini mirate, oltre che ad un particolare controllo del territorio interessato agli atti incendiari.

Filippo Cardinale


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