Incassi imposta di soggiorno anche per le associazioni sportive. Associazione Strutture Turistiche del Centro non è d’accordo

Santina Matalone: “Lo sport si deve aiutare, ma riteniamo che sia opportuno che la tassa sia impegnata per scopi rivolti esclusivamente al turismo”

SCIACCA. La mozione di indirizzo presentata dall’opposizione in consiglio comunale e approvata all’unanimità, riferita ad un utilizzo di parte dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno in favore delle associazioni sportive che promuovono la città di Sciacca oltre lo Stretto, comincia a fare discutere.

Alla soddisfazione ovvia delle associazioni sportive che da anni partecipano ad eventi sportivi nazionali ed internazionali e che non hannno mai avuto aiuti economici da parte di un ente pubblico (come sono lontani i tempi in cui i Comuni davano contributi a tutti) si deve allegare la presa di posizione di una delle associazioni che raggruppano strutture turistiche cittadine. L’associazione “Strutture turistiche Centro Storico” presieduta da Santina Matalone, non concorda su questa ipotesi fatta propria dall’intera classe politica cittadina. “I proventi della tassa di soggiorno – scrive ina una nota inviata all’amministrazione comunale ed all’intero consiglio – devono essere reinvestiti dal Comune solo ed esclusivamente nell’ambito turistico, così come previsto dal comma 1 dell’articolo 4 del D.Lgs. del 14 marzo 2011 n. 23 – che stabilisce che il relativo gettito dell’imposta “è destinato a finanziare interventi in materia di turismo”, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali; servizi volti a migliorare l’esperienza turistica”. L’atto di indirizzo, è giusto precisare, fa riferimento alla promozione della città che le associazioni fanno quando si recano ad affrontare eventi sportivi nazionali e internazionali. Ma le imprese turistiche del centro storico ritengono che, pur non essendo contrarie a sostenere economicamente i sodalizi, ritiene doveroso che nelle scelte che riguardano la destinazione della tassa di soggiorno, ovvero di quel gettito tributario dovuto dai propri ospiti che contribuisce in maniera importante ad impinguare le casse del bilancio comunale, (attualmente l’importo si aggira sul milione di euro in entrata per il Comune), si tenga in considerazione anche il parere di un rappresentate della categoria. “La nostra associazione – conclude Matalone – si augura che lo stesso interesse maturato per altri settori non pertinenti, destinatari di questa tassa di scopo, possa essere rivolto per il settore turismo, di cui la tassa di soggiorno è specificatamente propria, e quindi promozione della città, arredo urbano, sistemazione del verde, servizi al turista”.