In tutta Italia si grida allo scandalo per aumento stipendio a portavoce di Musumeci
Bufera all’Ars sul compenso del portavoce del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Con una norma approvata dall’aula la giornalista ed ex eurodeputato Pd e da qualche tempo al fianco del governatore, la catanese Michela Giuffrida, si è vista portare lo stipendio annuo ad oltre 100 mila euro. La norma era inserite tra le pieghe della legge Finanziaria ed è passata per un solo voto. Chi ha votato no ha gridato allo scandalo ed ora anche la Giuffrida sembra a disagio di fronte a questa levata di scudi. Anche la stampa nazionale si sta occupando della vicenda e sui social la notizia viene data al grido di “vergogna”.
Viene giudicato gravissimo che che in un momento in cui c’è gente non riesce a fare la spesa, una portavoce guadagni più di un medico impegnato a contrastare il Covid19.
I deputati regionali M5S hanno annunciato un disegno di legge per cancellare la norma, ma il percorso è tortuoso. Dodici i deputati che non hanno votato pur essendo presenti. Dei deputati regionali del territorio di Sciacca e della provincia di Agrigento uno solo ha votato contro questa norma che fa gridare allo scandalo. Ecco come hanno votato gli agrigentini: Michele Catanzaro ha votato No, Margherita La Rocca si è astenuta, Roberto Gallo ha votato Si, Matteo Mangiacavallo era assente alla seduta, Carmelo Pullara ha votato Si, Giusy Savarino ha votato Si.