In Sicilia adeguamento rette per tutte le strutture socio-assistenziali tranne che per quelle che trattano tossicodipendenze
L’incomprensibile esclusione era già contenuta nell’originaria proposta di finanziaria regionale 2024 approvata dall’Ars e poi impugnata davanti alla Corte Costituzionale
L’articolo 7 del ddl di variazioni di bilancio approvata il 7 novembre scorso dall’Ars stabilisce che l’assessorato regionale alla Salute è «autorizzato» a «riconoscere l’adeguamento tariffario alle strutture riabilitative per disabili psicofisici sensoriali, alle comunità terapeutiche assistite, alle residenze sanitarie assistenziali e ai centri diurni per soggetti autistici, che applicano i Ccnl di categoria, nella misura del 7% a valere sui fondi del servizio sanitario regionale nel rispetto del piano operativo di consolidamento e sviluppo».
Non sono comprese tra i beneficiari dell’adeguamento tariffario le comunità terapeutiche per le tossicodipendenze. L’incomprensibile esclusione era già contenuta nell’originaria proposta di finanziaria regionale 2024 approvata dall’Ars e poi impugnata davanti alla Corte Costituzionale. Le comunità segnalarono già allora al governo l’incongruenza e chiesero di essere incluse nel beneficio, ma l’appello è rimasto senza risposta. Le rette per le comunità terapeutiche residenziali per le tossicodipendenze sono immutate in Sicilia dal 2016.