In provincia di Agrigento la Lega si “slega”: Dopo Giambrone, lasciano anche Granata, Fontana, Pace
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Il sismografo politico registra una forte scossa ondulatoria e sussultoria: in provincia La Lega di Salvini si assottiglia e quella che sembrava una lista competitiva a attrattiva di consensi, per le prossime competizioni elettorali, si restringe parecchio. Una scossa che avrebbe il suo epicentro con l’ingresso nella Lega del deputato regionale agrigentino Carmelo Pullara. Un ingresso che si muove come una faglia che si scontra contro un’altra creando la scossa tellurica. Lascia il partito di Salvini, Vincenzo Giambrone che ha ricoperto il ruolo di referente politico provinciale della Lega.
Fonti del Corrieredisciacca ci indicano altre conseguenze del terremoto all’interno della Lega agrigentina. Partito che si apprestava a preparare una lista per le regionali del 2022 con un altro livello competitivo. Una lista nella quale avrebbero concorso alla sfida, oltre a Giambrone anche il canicattinese Giancarlo Granata, l’agrigentino Vincenzo Fontana, ex presidente della Provincia, e l’ex sindaco di Ribera Carmelo Pace. Parrebbe anche che a lasciare il partito ci sia anche una donna, Catalano.
Nomi che avrebbero consentito alla Lega di incamerare un numero di consensi capace di far scattare un deputato all’Ars. Adesso, da lista competitiva, la Lega sembra aver perso slancio. Rimane Carmelo Pullara.
Alla provincia di Agrigento, in seguito alla riduzione della popolazione, spettano 5 seggi. Dapprima erano 8, 6 eletti tramite liste concorrenti, 2 nei listini (Savarino e Di mauro). A livello regionale, bisogna raggiungere il quorum del 5%. Poi, a livello provinciale la lotta è tra le prime cinque liste che abbiamo superato nel territorio il 5% dei voti.
La Lega che sembrava procedere con vento in poppa si trova, adesso, alle prese con la bonaccia. Anzi, con una burrasca che rende molto difficile la navigazione verso le regionali.
Filippo Cardinale