Imu, il 12 marzo seduta consiliare urgente e mattutina per approvare i riequilibri di bilancio

Si ritorna di gran corsa sullo scottante tema delle aliquote Imu a Sciacca. Corda tirata tra amministrazione e opposizione, ma bisogna approvare la delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio, predisposta dal dirigente Filippo Carlino su indicazione dell’amministrazione comunale
SCIACCA- Seduta consiliare mattutina fissata con urgenza il 12 marzo alle ore 10:30. E’ indispensabile provvedere a sistemare il bilancio comunale a causa delle minori entrate IMU di 1.6 milioni di euro dopo la bocciatura dello scorso 5 febbraio. L’opposizione, ad esclusione del consigliere comunale Carmela Santangelo, ha bocciato la proposta di delibera sulle aliquote IMU che la giunta Termine aveva presentato al Consiglio comunale. Tale bocciatura ha comportato l’applicazione delle aliquote base ed il conseguente minor introito di 1.6 milioni di euro nelle casse comunali. Ora il tempo stringe e nasce l’urgenza della seduta consiliare in ossequio all’articolo 193 Tuel 267/2000 per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, l’approvazione dell’aumento aliquote Imu 2025 per il ripristino dello squilibrio finanziario. La questione è assai delicato e, oltre al terremoto finanziario del Comune, c’è anche il rischio dello scioglimento del Consiglio comunale. Come è noto non ha avuto esito il successivo tentativo dell’Amministrazione comunale di prevedere un azzeramento dell’IMU per gli immobili dati in comodato d’uso gratuito e una piccola riduzione dell’aliquota relativa ai terreni agricoli. La proposta, in cifre, era solamente di 121 mila euro che non stravolgeva il bilancio comunale. Una “proposta indecente” che l’opposizione non ha accettato. Per la cronaca, le scorse sedute consiliari del 27 e 28 febbraio erano venute meno per mancanza del numero legale. Ciò ha fatto scattare le aliquote base con uno squilibrio finanziario importante per il Comune, tanto da spingere il dirigente di ragioneria, Filippo Carlino, a certificare e notificare lo scorso 11 febbraio la questione agli organi comunali e alla Corte dei Conti. Il tempo massimo per procedere con la salvaguardia degli equilibri di bilancio è il 13 marzo. Ecco, dunque, l’urgenza della convocazione per le ore 10:30 del 12 marzo. In caso contrario scatterebbe il commissariamento e persino la procedura di scioglimento del Consiglio Comunale di Sciacca. La mancata adozione dei provvedimenti di riequilibrio dei conti, infatti, è equiparata alla mancata approvazione del bilancio, i consiglieri andrebbero a casa.