IMU, ADDIZIONALE IRPEF E GIUNTA “MASCHILISTA”: SOS DEMOCRAZIA SPRONA IL SINDACO PACE
L’Associazione “SOS Democrazia” interviene su IMU, addizionale IRPEF, direttore generale, rappresentanza di genere e case popolari. In una nota evidenzia che “tra una settimana scade il termine per il pagamento dell’acconto IMU e il Sindaco Pace non ha ancora comunicato ai cittadini riberesi lo sforzo economico a cui dovranno far fronte alla fine dell’anno. L’amministrazione comunale, dopo aver provato a imporre ai cittadini aliquote altissime, nella speranza che nessuno dicesse nulla, ha sospeso la propria proposta adducendo come motivazione che la decisione potrà essere presa entro settembre e che in questo arco di tempo il Comune potrà calcolare effettivamente quale sarà il gettito fiscale dell’imposta in base all’acconto che sarà versato a giugno”.
L’Associazione pone alcuni interrogativi al sindaco: “Perché allora non intraprendere questa via fin dall’inizio invece di allarmare invano la cittadinanza? Siamo sicuri che tale decisione non sia stata dettata da motivazioni esclusivamente politiche in vista degli imminenti appuntamenti elettorali che riguarderanno la Regione?”
L’invito di Sos Democrazia al Sindaco e alla Giunta è di “operare delle scelte che tengano conto delle precarie condizioni economiche in cui versano i cittadini riberesi e siano coerenti. Perché hanno criticato pesantemente la scelta dell’amministrazione precedente di inserire l’addizionale IRPEF ed ora sono loro stessi a volerla? Si tagli prima tutto il superfluo e soltanto dopo si chiedano sacrifici ai cittadini”.
Sos Democrazia incalza il sindaco sull’assenza di un assessore donna: “La Giunta risulta non conforme a legge, vista la composizione esclusivamente maschile. Chiediamo, per l’ennesima volta, che venga rispettata la legge sulla rappresentanza di genere e venga immediatamente inserito un assessore donna in giunta”.
Infine la questione delle case popolari pericolanti: “SOS Democrazia vuole esprime ancora una volta la propria vicinanza e solidarietà alle famiglie che abitano nelle disastrate case di Largo Martiri di Via Fani che, senza alcuna colpa, non hanno un luogo dove poter vivere serenamente. Lanciamo un appello al Sindaco, alla sua Giunta, alla Provincia regionale di Agrigento, all’IACP di Agrigento e a tutte le istituzioni coinvolte nella vicenda affinché si attivino per fare quanto è in loro potere per risolvere al più presto questo grave problema, assicurando delle abitazioni sicure e dignitose alle 18 famiglie riberesi, adottando gli atti previsti dalla legge in casi di necessità e urgenza. OggiAggiungi un appuntamento per oggi più che mai i cittadini hanno bisogno di fatti concreti, e non di meri annunci”.