IMPOSTA DI SOGGIORNO: TANTA FATICA PER NULLA. NESSUNA IDEA INNOVATIVA NELL’USO DEL GETTITO
Editoriale di Filippo Cardinale
L’uso del gettito non fa emergere una politica innovativa del turismo. Le somme rientrano nell’utilizzo delle spese correnti per finalità già proprie del Comune Ci si attendeva un cambio di passo, una svolta, un’inversione a U. Nulla di tutto questo.
Il tavolo tecnico ha sancito un déjà vu. Del resto, la precisazione del sindaco è chiarissima. In buona sostanza, la destinazione attuale sarebbe limitata per quest’anno , in attesa di una diversa e appropriata destinazione del gettito derivante dalla nuova imposta. Siamo alle solite. Non si vede oltre la punta del proprio naso. Amministrazione che viene, modi di fare che restano. Si arriva con l’acqua alla gola, a tempo scaduto. Poi si mette su una soluzione che è il contrario dell’innovazione.
Cantava Orietta Berti, finché la barca va, lasciala andare . E quella canzone è sempre attuale. Si naviga a vista, senza rotta né programmazione. Il tempo è tiranno, si dice. Ma sembra sempre più una scusa. La scusa di chi non va oltre il già visto.
La destinazione delle somme derivanti dalla novella imposta di soggiorno, cioè quella a carico dei turisti che soggiornano nelle strutture ricettive, e che ha come fine il potenziamento dei servizi nel campo del turismo, viene ampiamente spalmata in feste, servizi di bagnini e pulizia spiagge e scerbatura. Insomma, si utilizza l’imposta di soggiorno per garantire servizi che rientrano nella ordinaria gestione delle spese correnti.
Al di là dei turisti, la pulizia delle spiagge, il servizio bagnini, la scerbatura, sono servizi che rientrano nella sfera dei diritti di noi residenti. Sono servizi che il Comune ha sempre erogato, al di là della vocazione turistica. Scerbare è una esigenza di igiene pubblica, garantire i bagnini una questione di sicurezza pubblica, pulire le spiagge rientra nella sfera dell’igiene pubblica.
Ebbene, la sistemazione e scerbatura, sommata alla vigilanza delle spiagge e la loro pulizia, assorbono il 69,66% del totale del gettito previsto. Le due voci assorbono 210.000 euro si un totale di 445.000 e non sono gestite dall’assessorato al Turismo!
I numeri danno meglio il quadro reale. Altra voce consistente che fa da idrovora al gettito dell’imposta di soggiorno è quella delle manifestazioni. Per fare maggiore bottino, si sono scisse in due le voci: manifestazioni e manifestazioni culturali. Sommano 110.000 euro, cioè il 25,84% del gettito. Sulla tipologia delle manifestazioni, preferiamo non soffermarci.
La promozione della Città merita appena un 2,25% del gettito, appena 10.000 euro. Il potenziamento del trasporto pubblico un altro 2,25% del gettito, cioè altri 10.000 euro, con la conseguenza che rimarranno le criticità di collegamento tra il centro e le periferie e zone balneari.
Questo è il quadro reale dell’uso che l’Amministrazione farà dell’imposta di soggiorno. Hanno messo le mani avanti dicendo che l’anno prossimo sarà diverso. Anche Lucio Dalla cantava caro amico ti scrivo, c’è una grossa novità . Ma alla fine ciò che passava era uguale a ciò che era in arrivo. Nessuna idea innovativa. Tutto già visto.
E pensando alle “manifestazioni” vien proprio da sorridere. Avanti turisti, lasciate il vostro obolo. E voi albergatori non osate immaginare una Sciacca meno provinciale di quella che è.