“Importanti finanziamenti che vengono perduti per inerzia”. 354 mln di opere per i porti ma Sciacca resta fuori

SCIACCA. Gli ex consiglieri comunali Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti e Bentivegna oggi evidenziano come in parallelo a “importanti opere che vengono finanziate” ci sono “importanti occasioni di finanziamenti che vengono perduti per inerzia”.

In particolare, si riferiscono alla galassia dei finanziamenti per opere che riguardano le strutture portuali. Intanto, rinverdiscono che sono soddisfatti per i lavori riguardanti il completamento della banchina San Pietro, opera da 6 milioni di Euro, “che stanno andando avanti”, rimarcando “che il prezioso e determinante lavoro della Amministrazione (Di Paola n.d.r.) precedente sta dando i suoi frutti”.

“Si tratta del più grosso lavoro pubblico in città da 15 anni a questa parte. Un’opera strategica per l’intera città, darà un notevole impulso alle attività cantieristiche diportistiche e strettamente legate ai servizi. Ed inoltre quella zona avrà un miglioramento urbanistico enorme e anche la viabilità migliorerà tantissimo”, evidenziano.

Ma, nel contempo, tendono l’arco e tirano la freccia. “Oggi invece assistiamo inerti a importanti occasioni di finanziamento che ci passano sotto il naso. Ci riferiamo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che finanzierà importanti opere marittime in Sicilia.  Il piano prevede 354 milioni di €uro in Sicilia, di cui 195 in Sicilia Occidentale dove sono previste opere a Termini Imerese, Palermo, Trapani (dove si effettuerà il dragaggio del porto) e Porto Empedocle, ma non a Sciacca”.

Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti e Bentivegna fanno notare come “il porto di Sciacca ha ancora un vecchio progetto che faceva parte dell’accordo di programma quadro dei primi anni del 2000, quello della escavazione e dragaggio, un progetto di circa 5 milioni di euro”, occasione importante “ma se nessuno si occupa di aggiornarlo e farlo diventare cantierabile, e peggio ancora se i parlamentari del territorio non fanno le dovute pressioni nei tavoli giusti, i finanziamenti non arrivano. Le risorse finanziarie non arrivano più a pioggia ma solo attraverso progettualità cantierabili. Niente si è fatto in questi anni per investire in progettualità”, chiosano.

Per quanto riguarda le opere in corso per il prolungamento della banchina San Pietro, Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti e Bentivegna, ricordano che “la  procedura amministrativa che ha portato al finanziamento dell’opera è stata molto lunga, nata sotto la Amministrazione guidata da Fabrizio Di Paola grazie anche all’impulso dell’allora Presidente del Consiglio Comunale Calogero Bono. Nel 2013 si è tirato materialmente fuori dai cassetti della regione un vecchio progetto e fatto aggiornare dal Genio Civile Ministeriale, lavoro questo niente affatto semplice ma rivelatosi determinante. Grazie a questo lavoro una delibera della Giunta Regionale nel 2016 ha approvato un elenco di opere finanziabili nell’ambito della nuova programmazione di fondi comunitari 2014-2020 e il potenziamento del porto di Sciacca era stato inserito al terzo posto. E successivamente, a seguito di tutto ciò, è arrivato il tanto atteso decreto di finanziamento”.