IMMOBILISMO ATI, PARTE DA FAVARA L’INVITO A CHIEDERE LUMI AI SINDACI IN AULA

Abbiamo scritto ieri, dando la notizia delle dimissioni del sindaco Anna Alba dalla carica di membro del Consiglio Direttivo dell’ATI a causa “dell’immobilismo” nel risolvere la questione dell’individuazione del soggetto pubblico che dovrà gestire il servizio idrico integrato nell’unicità territoriale, ma anche a causa della non chiarezza,  da parte dell’ATI, circa le posizioni dei 16 Comuni che non hanno consegnato reti e impianti come impone la legge.

Stamattina, è il consigliere comunale di Favara, Carmelo Sanfratello, a scrivere una lettera ai consiglieri comunali dei 27 Comuni consegnatari delle reti sollecitando a invitare i propri sindaci a riferire in aula su quanto sta accadendo all’ATI , ma soprattutto sui tempi lenti che l’attanagliano. Sanfratello invita i colleghi a intraprendere questa battaglia per chiudere il cerchio, senza ulteriori perdite di tempo, sia sulla scelta del nuovo gestore pubblico che sulla vicenda che riguarda i cosiddetti Comuni “ribelli”.

Sanfratello sposa non solo le motivazioni delle dimissioni di Anna Alba ma anche l’iniziativa del sindaco di Ribera Carmelo Pace che ha chiesto al presidente dell’ATI, Francesca Valenti, di convocare urgentemente l’Assemblea dell’ATI. Pace afferma che la vicenda dell’ATI  “è complessa  e come tale va affrontata con immediatezza. Spero che questo gesto possa dare il giusto impulso ai Sindaci dell’ATI, al fine di rappresentare l’interesse di tutti i cittadini. Non possiamo perdere altro tempo prezioso – continua Pace – bisogna dare certezze e una governance stabile per la gestione del servizio idrico integrato a tutti i 43 Comuni della Provincia. I nostri cittadini hanno bisogno di risposte certe e inequivocabili che devono andare nella direzione di un servizio efficiente, ma soprattutto sussiste la necessità di mirare al
risparmio delle bollette dell’acqua che continuano ad essere troppe care”.

Filippo Cardinale


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