IMMOBILISMO ATI, IL COMMISSARIAMENTO DA’ RAGIONE AD ANNA ALBA E MARGHERITA LA ROCCA
Il decreto del Presidente della Regione (N. 510 del 5/2/2020) con cui il potere dell’ATI AG 9, presieduta da Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, di aggiornare il Piano d’ Ambito e provvedere all’affidamento del servizio idrico integrato agrigentino, segna una chiara e inconfutabile linea di demarcazione. Da un lato la denuncia coraggiosa di due donne che hanno pubblicamente urlato l’immobilismo dell’ATI, Anna Alba sindaco di Favara e Margherita La Rocca, sindaco di Montevago; dall’altro chi, come il presidente Valenti, ha tentato una difesa inconsistente tentando di derubricare a fatti di pura fibrillazione politica le prese di posizione dei sindaci di Favara e Montevago.
E’ trascorso un intero 2019 senza che l’ATI dimostrasse con fatti il contrario di quanto sostenuto da Anna Alba e Margherita La Rocca Ruvolo. Carta canta e il tempo è galantuomo. La carta è il decreto sopra citato che con la nomina del commissario ad acta conferma pienamente quanto denunciato da Alba e La Rocca. A loro, in verità, si è unita l’associazione Konsumer, il cui presidente Di Miceli ha fatto da cassa di risonanza a quanto sostenuto dai sindaci di Montevago e Favara.
Ci piace fare una cronologia essenziale dei fatti raccolti e riportati dalla nostra testata giornalistica.
IL SINDACO ANNA ALBA DENUNCIA L’IMMOBILISMO E SI DIMETTE DAL DIRETTIVO ATI
23 Aprile, 2019 https://www.corrieredisciacca.it/ati-il-sindaco-di-favara-si-dimette-dal-consiglio-direttivo-domina-limmobilismo/
Il sindaco di Favara, Anna Alba, cosciente dei rischi che si prospettano a danno dei cittadini, “amareggiata e delusa dall’immobilismo del Consiglio direttivo dell’ATI”, si è dimessa dall’organismo apicale. Lo ha fatto con una lettera inviata al Presidente dell’ATI Francesca Valenti, che è anche sindaco del Comune di Sciacca (Comune consegnatario) e fratello del sindaco di Santa Margherita Belìce (Comune non consegnatario). La lettera è stata inviata anche al prefetto di Agrigento, Dario Caputo. “Con rammarico- scrive Anna Alba- ad oggi nessuna posizione è stata intrapresa da parte di questo Consiglio Direttivo, nonostante più volte sia stato espresso il disappunto per i ritardi e il modus operandi del predetto organo esecutivo in seno all’ATI”. Il sindaco di Favara rimarca anche che è “stata, inoltre, evidenziata a più riprese l’urgente ed indifferibile necessità di fare chiarezza circa le posizioni che i Comuni non consegnatari rivestono, nello spirito di solidarietà che questa ATI dovrebbe imporre e senza alcuna distinzione tra il 27 Comuni consegnatari e i rimanenti non consegnatari”.
ANCHE L’ASSOCIAZIONE KONSUMER DENUNCIA L’IMMOBILISMO DELL’ATI
23 Aprile, 2019 https://www.corrieredisciacca.it/immobilismo-ati-interviene-anche-lassociazione-konsumer/
Dopo le dimissioni dal Consiglio direttivo dell’ATI del sindaco di Favara, Anna Alba, interviene l’associazione Konsumer, con una nota firmata dal presidente avvocato Giuseppe Di Miceli. “Ci auguriamo che tale gesto possa dare il giusto impulso ai sindaci dell’ATI che devono rappresentare l’interesse di tutti i cittadini della ex-provincia di Agrigento, e non solo di quelli appartenenti ai singoli territori che comunque oggi sotto l’aspetto della gestione idrica risultano sempre più abbandonati a se stessi”. Di Miceli ricorda “l’azione di stimolo, senza esito positivo, della scrivente Associazione, alla quale oggi i fatti danno ragione, nel rilevare i ritardi decisionali dell’ATI”.
L’IRA DEL SINDACO DI MONTEVAGO
02 maggio 2019 https://www.corrieredisciacca.it/ati-lira-di-margherita-la-rocca-ruvolo-si-perde-solo-tempo-prezioso/
Il sindaco di Montevago e deputato regionale, Margherita La Rocca Ruvolo, non riesce a nascondere l’ira per il trascorrere del tempo infruttuoso da parte dell’ATI. Anche oggi, l’Assemblea dei soci ATI (tutti i sindaci agrigentini, anche quelli non consegnatari di reti), ha partorito il nulla. Si perde solo tempo.
“Ciò che oggi mi ha fatto infuriare- ci dice Margherita La Rocca Ruvolo- è che il direttore generale dell’ATI continua ancora a recitare l’ABC su passaggi tecnici e burocratici che sappiamo a memoria. Io, insieme ad altri colleghi, oggi abbiamo posto una semplice domanda: quali sono i Comuni non consegnatari che hanno i requisiti dell’articolo 147?” Per il sindaco di Montevago “Non è possibile che ancora oggi non si sappia chi può, legittimamente, gestire direttamente la propria rete idrica. Bisogna chiudere questa vicenda subito, anche per dare la possibilità a chi non rientra nei requisiti di avere il tempo per organizzarsi”.
“Al di là della fase successiva, stabilire cioè se fare una società per azioni o una società corsortile, rimane il discorso economico: chi ci darà i soldi per dare alla luce la nuova forma giuridica che gestire pubblicamente il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento?”, aggiunge Margherita La Rocca secondo la quale ancora c’è molto lavoro da fare “ma si continua a convocare riunioni nelle quali si discute del nulla”.
Non va giù al sindaco di Montevago il prolungarsi del tempo per verificare chi, dei Comuni non consegnatari, ha i requisiti per tenersi le reti in proprio. “Stiamo parlando di esaminare pochi Comuni e non tutti quelli della Sicilia!”
LA FORZA E IL CORAGGIO DI DUE DONNE: LA ROCCA E ALBA
3 maggio 2019 https://www.corrieredisciacca.it/ati-per-fortuna-vi-sono-donne-con-la-d-maiuscola/
Due donne che ricoprono la carica di primo cittadino. Una è Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago, l’altra è Anna Alba, sindaco di Favara. Ambedue hanno avuto la determinazione di dire che l’ATI è in preda ad “un immobilismo” che si ripercuote negativamente sui cittadini. Hanno il merito di aver detto le cose senza se e senza ma, senza quell’inutile giro di parole che di solito è dominio dei maschi più propensi a interpretare la politica come l’arte del non decidere. Altra voce nel deserto è quella del sindaco di Ribera Carmelo Pace che in più occasioni ha evidenziato la non capacità dell’ATI di assumere decisioni in tempi europei, anche in considerazione del fatto che siamo di fronte al bene vitale: l’acqua.
Margherita La Rocca Ruvolo e Anna Alba hanno evidenziato l’immobilismo dell’ATI, i tempi inutili e infruttuosi delle Assemblee nelle quali nulla si decide. Degli Uffici dell’ATI che viaggiano su binari a scartamento ridotto. La situazione del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento è più drammatica di quanto i cittadini possano immaginare. E’ auspicabile che la magistratura faccia luce anche sulla gestione dell’ATO prima e dell’ATI dopo. Se vi sono negligenze, se vi sono omissioni. Se sussistono elementi di illegittimità su deliberazioni assembleari, se esistono incompatibilità all’interno degli organi direttivi.
Ventisette sindaci che hanno consegnato le reti nel rispetto della legge sono ostaggio di 16 che non le hanno consegnate. Alba e La Rocca Ruvolo hanno chiesto all’ATI chiarezza e immediatezza: stabilire chi è dentro e chi è fuori l’ATI. Primo passo necessario per andare avanti e stabilire la forma giuridica che avrà il prossimo gestore del servizio idrico integrato.
Filippo Cardinale