Il sindaco chiede alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale e dello stato di emergenza

SCIACCA. Il sindaco di Sciacca ha inoltrato richiesta al presidente della Regione Nello Musumeci il riconoscimento, per la città di Sciacca, dello stato di calamità naturale e dello stato di emergenza.

E’ un passo compiuto dopo le conseguenze del maltempo di ieri che ha colpito Sciacca e che hanno riportato a galla  vecchi problemi non risolti, ma anche di nuovi.

Intanto, il sindaco Francesca Valenti non ci sta a subire le critiche secondo cui tutti i problemi, a partire da quelli che rilevano dal punto di vista del dissesto idrogeologico del comune, sarebbero da imputare al Comune.

Francesca Valenti ricorda che sono molteplici gli interventi previsti dalla Regione siciliana nei suoi vari ambiti (dalla Protezione civile al Genio civile), ma i finanziamenti non vengono erogati, e il Comune non ha i soldi che servono. Ovviamente, senza soldi è impossibile mettere in sicurezza il territorio.

Il sindaco, poi, smentisce che il progetto da 6,5 milioni di euro della Protezione civile per mettere in sicurezza il torrente Cansalamone sia bloccato all’ufficio tecnico del Comune in attesa che venga licenziato il progetto esecutivo.

Un territorio tormentato da problemi idrogeologici che da anni si perpetuano. I problemi di via Lido, ad esempio, risalgono ad anni fa e, in tal caso, sono mancati gli interventi di Girgenti Acque che si sono accumulati, mentre adesso i tecnici di Aica, pur tra i problemi relativi all’avvio della sua attività, stanno predisponendo l’intervento necessario.