ILLUSTRATO IL CONSUNTIVO 2013 DELLE FIAMME GIALLE AGRIGENTINE. SCOPERTI 61 EVASORI TOTALI

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza ha illustrato alla stampa il consuntivo del 2013. Ha eseguito oltre 1.100 interventi, tra accertamenti tributari, indagini di polizia giudiziaria d’iniziativa o su delega della Magistratura, accertamenti su delega della Corte dei Conti e indagini d’iniziativa indirizzate alla scoperta di illeciti nel comparto della spesa pubblica.

La conferenza stampa di stamattina è stata presieduta dal comandante, colonnello Massimo Sobrà.

L’azione della Guardia di Finanza a tutela dell’economia e dei cittadini onesti si svolge non solo attraverso il contrasto all’evasione fiscale, ma anche intervenendo sugli illeciti che minacciano l’integrità delle risorse pubbliche. Le attività sul territorio sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dal bilanci nazionali e comunitari, quanto al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate Guardia di finanza, fisco: nel 2013 scoperti 61 evasori totali i  a sostegno delle “fasce più deboli”.

Da segnalare anche la sinergia e la cooperazione con altre istituzioni nel contrasto all’evasione fiscale, strumento che diviene sempre più significativo nella lotta agli illeciti ed a tutela dei contribuenti onesti e che rende più efficace l’azione di contrasto: nuove strategie d’intesa con la Regione Siciliana, gli Enti locali e le Associazioni di Categoria. In tale contesto, si segnalano i protocolli d’intesa con la Regione per il controllo della spesa sanitaria, e quelli con alcuni Comuni della provincia per il controllo dei tributi locali e delle provvidenze assistenziali (c.d. prestazioni sociali agevolate).

Nel 2013 specifica attenzione è stata riservata ai reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso d’ufficio, etc.) caratterizzati dalle condotte illecite di amministratori, funzionari ed impiegati pubblici infedeli che causano sia lo sviamento delle risorse pubbliche dalle finalità cui sono destinate che la distorsione del regolare andamento dell’azione amministrativa.

In esito a tale attività sono stati segnalati alla magistratura ordinaria, alla Corte dei Conti ed alle competenti Autorità amministrative circa 600 responsabili. In particolare, sono state svolte una ventina di indagini nel settore dei reati contro la Pubblica amministrazione e della corruzione, nel cui ambito sono state denunciate a vario titolo 54 persone all’Autorità Giudiziaria e segnalati alla Corte dei Conti danni erariali (cioè sprechi di risorse pubbliche) per quasi 6 milioni di euro.

Sono stati scoperti, nell’azione di contrasto alle frodi su risorse nazionali e comunitarie rivolte al sostegno delle imprese, indebite percezioni o richieste di fondi pubblici per 10 milioni di euro, così distinte: circa 500 mila euro per indebite percezioni di contributo comunitari; oltre 9,5 milioni di euro per indebite percezioni di incentivi a carico del bilancio nazionale e/o locale; che hanno comportato la denunzia di 102 persone.

Sono state accertate frodi previdenziali ed assistenziali per circa 500 mila euro, nella maggior parte relative ad erogazioni a sostegno dell’invalidità, del lavoro agricolo ed “assegni sociali”, e denunciati 77 truffatori del Servizio Sanitario Nazionale, che hanno arrecato un danno per oltre 800 mila euro; sono stati altresì effettuati 39 controlli in materia di Ticket Sanitari, di cui soltanto un caso è risultato regolare, con un ulteriore recupero di svariate migliaia di euro.

Inoltre: denunciate 6 persone nell’ambito dell’operazione “Santa Lucia” riguardante i falsi invalidi (falsi ciechi); denunciata 1 persona per aver indebitamente percepito una pensione Inpdap in favore di un familiare deceduto (operazione “Ade2”).

Prioritario, per il Corpo, è l’impegno nell’eliminazione dal circuito economico dei patrimoni illeciti riconducibili alla criminalità organizzata. Nel 2013 la Guardia di Finanza di Agrigento ha: eseguito controlli in materia di legislazione antimafia, con la conclusione di accertamenti patrimoniali nei confronti di 63 persone; sequestrato beni per oltre 2 milioni di euro, di cui: beni immobili, quote societarie e titoli per circa 1 milione di euro; somme di denaro per oltre 1 milione di euro; confiscato beni mobili ed immobili per oltre 1 milione di euro; avanzato all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro ai sensi della normativa antimafia, consistenti in beni mobili, immobili, aziende e disponibilità finanziarie per un valore di circa 14 milioni di euro; svolto 1.300 accertamenti in materia di certificazione antimafia.

Nel comparto della lotta al riciclaggio, sono stati effettuati 2 ispezioni e un controllo ai sensi della normativa antiriciclaggio, nonché n. 43 approfondimenti di segnalazioni di operazioni sospette. Relativamente alla criminalità comune, con riferimento alle violazioni di norme previste dal Codice Penale sono stati effettuati 236 interventi che hanno condotto alla denunzia di 405 soggetti per vari reati concernenti, truffa, falso nummario, furto, ricettazione, estorsione, possesso illegale di anni e munizioni, altre leggi di P.S. ecc. Nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.

Nel 2013 sono state effettuate indagini che hanno condotto: all’arresto in flagranza di reato di 14 persone per spaccio di stupefacenti; alla denuncia a p1. di 20 persone; al sequestro di circa 2Kg. di hashish e marijuana e di circa 600 grammi di cocaina ed eroina.

Evasione fiscale, economia sommersa e frodi al bilancio nazionale/locale e comunitario: questi i fenomeni al centro dell’attività del 2013 della Guardia di Finanza di Agrigento, per i gravi danni che producono al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali, alterando anche la concorrenza tra imprese.

La lotta all’evasione fiscale è stata condotta in modo trasversale, sì da colpire tutti gli aspetti di illegalità connessi alle violazioni tributarie attraverso verifiche e controlli, indagini, analisi di rischio e controllo del territorio. Nell’anno appena concluso, in sintesi: sono stati individuati 45 milioni di euro circa di redditi non dichiarati, oltre 6 milioni di euro evasi ad “anno aperto” e 8 milioni di euro di Iva;  sono stati denunciati 52 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (18 casi), per non aver versato l’Iva (8 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (14 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (12 casi);  sono stati scoperti 61 evasori totali; La qualità del lavoro svolto trova riscontro in termini di concretezza e di effettivo recupero dei tributi evasi con:  l’adesione integrale dei contribuenti ai verbali di constatazione, che ha portato al recupero a tassazione per circa 4,4 milioni di euro;  l’avvio di procedure di sequestro “per equivalente” (ossia, il blocco di beni del valore corrispondente agli importi frutto di evasione), di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 13 milioni di euro; in merito sono già stati eseguiti sequestri per 3,6 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle della provincia di Agrigento hanno, altresì:  individuato 145 lavoratori completamente “in nero” e 5 irregolari, impiegati presso 57 datori di lavoro;  effettuato oltre 74 interventi nel settore dei giochi e delle scommesse, scoprendo violazioni in 78 casi a carico di 82 responsabili, sequestrando n. 234 tra apparecchi tipo “Totem”, videopoker e videogames idonei per il gioco d’azzardo;  eseguito oltre 3.700 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, rilevando irregolarità nel 47% dei casi.

Tutelare i mercati dall’invasione di prodotti falsi, di provenienza incerta o non sicuri per i consumatori è necessario non solo per assicurare l’incolumità dei cittadini, ma anche per far crescere l’economia sana del Paese e proteggere lo spirito d’iniziativa e l’inventiva delle imprese italiane: in questa cornice si colloca l’attività svolta nel 2013 dalla Guardia di Finanza nel contrasto alla contraffazione ed a tutela dei mercati di beni e servizi. Sono oltre 5.000 i prodotti contraffatti sequestrati recanti falsa indicazione d’origine, di cui 533 giocattoli pericolosi per la salute e l’incolumità bambini, con una crescita superiore al 50% rispetto al 2012.

Una trentina sono i responsabili denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria in altrettanti interventi. I sequestri hanno riguardato le tipiche tipologie di prodotti che maggiormente si prestano alla contraffazione: dall’abbigliamento e relativi accessori, ai cosmetici, calzature, borse, cinture, occhiali ecc

Nell’ambito di una preziosa collaborazione con la Curia Vescovile di Agrigento, la Prefettura e la locale Procura della Repubblica, nel 2013 sono stati devoluti in beneficenza poco meno di 2.000 capi di abbigliamento (per lo più jeans e scarpe) provenienti dai sequestri di merce contraffatti effettuati negli ultimi mesi su tutte le strade della provincia. Il Comando provinciale con questa iniziativa assistenziale ha voluto dare una mano concreta a chi ha più bisogno. Nel settore della tutela dei diritti d’autore, sono stati sequestrati oltre 4.700 tra compact-disk e Dvd illecitamente riprodotti, con conseguente denuncia a piede libero di 15 persone.

Nel corso del 2014 la Guardia di Finanza proseguirà l’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. Le Fiamme Gialle punteranno a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che mettono a rischio gli interessi economici e finanziari dei cittadini, dello Stato e delle Istituzioni europee. L’obiettivo per il 2014 è quindi quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione del Corpo, di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, aggredendo in modo sistematico i patrimoni illecitamente accumulati. Professionalità, flessibilità e concretezza, “parole chiave” di uomini e donne in divisa al servizio della collettività: questi gli obiettivi delle Fiamme Gialle anche per il 2014.

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