Illustrata alla Lega Navale di Sciacca la “Legge Salvamare” (fotogallery)

SCIACCA-  L’iniziativa è nata dalla rassegna “Nel blu dipinto di blu” che la rete locale saccense del WWF Sicilia Area Mediterranea a organizzato a partire dallo scorso 12 giugno, con prove di vela al porto presso la Lega Navale e poi in contrada Foggia immersioni subacquee, kayak, nuoto, per concludere in bellezza con questo convegno di nuovo al porto.

I lavori, coordinati dal responsabile locale del WWF, Fabio Mazzotta, hanno visto i saluti del sindaco di Sciacca, Fabio Termine, del Comandante della Guardia Costiera, T.V. Francesco Petrunelli, e di Giuseppe Mazzotta, presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea.

La prima interessantissima relazione è stata svolta dal ingegnere Giuseppe di Giovanna, presidente della Lega Navale di Sciacca, che ha introdotto alle peculiarità della nuova norma, lanciandosi poi in un gustosissimo e particolarmente efficace parallelo tra saturazione del mosto nella vinificazione e sostenibilità ambientale.

A seguire, l’assessore del Comune di Sciacca, Francesco Dimino, ha rappresentato tutta una serie di problematiche riguardanti il mondo della pesca. poi la volta di Ignazio Piazza, del Centro Studi CSR di Trapani, che ha illustrato un progetto di ricerca riguardante i rifiuti marini ancora in corso.

Domenico Macaluso, responsabile scientifico settore mare del WWF Sicilia area Mediterranea, ha reso noto che proprio in queste ore si sta mettendo a punto un progetto di collaborazione fra Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Università di Catania e Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano per uno studio sugli effetti che le plastiche producono al corpo umano, progetto interessantissimo date le ancora carenti informazioni su questo fenomeno.

Infine, Leonardo Catagnano, dirigente del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana, ha spiegato in dettaglio al pubblico i vantaggi e le criticità della nuova “Legge Salvamare”, con precisa competenza e capacità esplicativa.

L’intervento conclusivo è stato di Pietro Ciulla, delegato per la Sicilia del WWF Italia, che ha ringraziato tutti i relatori mettendo in guardia il pubblico sul fatto che non bisogna illudersi che una legge, da sola, possa servire a risolvere l’annoso problema dei rifiuti marini, che adesso, assimilati ai rifiuti urbani, potranno essere agevolmente conferiti e smaltiti, purché i comuni si organizzino, si attrezzino, ed ha proposto di diffondere il modello Sciacca, se ritenuto virtuoso e replicabile, negli altri comuni costieri. Un’opportunità che i nuovi amministratori non dovranno lasciarsi sfuggire, se davvero vorranno proporsi alternativi ad un vecchio modello politico immobile e stantio.